Desenzano del Garda: POESIA SUL GARDA, INCONTRI A VILLA BRUNATI
Secondo reading del ciclo “Voci ed echi del lago e delle colline”, dedicato ad Anna Maria Stipi e Oliva Andreoli.
Secondo appuntamento, sabato 21 novembre alle ore 17 nella biblioteca civica di Villa Brunati, con il ciclo di letture e riflessioni promosso dall’Associazione di studi storici “Carlo Brusa”.
“Voci ed echi del lago e delle colline” è il titolo scelto per tre momenti dedicati alla produzione poetica di alcune figure del panorama culturale desenzanese. Voci attuali (Oliva Andreoli), voci da poco scomparse (Saglia, Gian Stipi), echi di voci più lontane (Anna Maria Stipi), unite in una riflessione sulla ‘circolarità della vita’ che la stagione autunnale propizia.
Dopo il primo incontro dedicato agli scritti di Simone Saglia, che ha registrato un buon successo, quello di sabato 21 sarà centrato sulle opere di due poetesse gardesane: Anna Maria Stipi e Oliva Andreoli, che leggerà lei stessa alcune sue liriche. Ascolteremo anche la voce di un poeta russo, Afanasij A. Fet, la cui malinconica parola sembra dialogare con i versi di Anna Maria e di Oliva. La lettura poetica verrà sottolineata dalla proiezione di fotografie di Giancarlo Ganzerla
Accanto ad Giancarlo Ganzerla e Oliva Andreoli intervengono, per la lettura delle poesie, Costanza Benini e Ljudmila Jakimova, che leggerà in lingua originale alcune liriche del poeta russo.
Anche in questa occasione ai partecipanti verrà distribuito un opuscolo con alcuni testi introduttivi e i brani in lettura, con la traduzione a fronte per quelli in russo e in dialetto.
Il prossimo incontro, dedicato alla figura e agli scritti di Giovanni Stipi, sapiente promotore culturale, si terrà sabato 23 gennaio 2016 con l’interevento di Fiorenzo Pienazza e di Gabriella Biasio.
Anna Maria Stipi (Desenzano del Garda 1925-1976) entra a lavorare presso la Direzione della Navigarda nel 1942, a 17 anni, per diventare in pochi anni segretaria del Direttore. Riservata e parca di parole, sa ascoltare e si interessa ai dialoghi che Antonio Valenti scambia sul teatro con qualche collega. Egli è, infatti, responsabile della Direzione e per passione critico teatrale di alcuni giornali e buon conoscitore di letteratura inglese, americana e russa. Anna, affascinata dai testi letterari, si procura le opere di grandi autori e diviene appassionata estimatrice dei versi di Emily Dickinson e di Katherine Masfield. Colta autodidatta, ha scritto versi dove la parola scarna esprime in modo immediato il frutto della riflessione.
Oliva Andreoli, sposata Galeazzi, è nata nel 1947 a Calvisano e vive fin da piccolissima a Pozzolengo. Rimasta presto orfana con i due fratelli di entrambi i genitori, si assume responsabilità da persona adulta entrando precocemente nel mondo del lavoro ed assorbendo il linguaggio lombardo, con venature venete e mantovane, della gente del paese. Ha così assimilato un modo semplice e diretto di esprimersi e ha conservato la capacità di osservare la bellezza della natura e lo spettacolo delle stagioni e della vita. Ritroviamo tutto questo nelle sue poesie in dialetto pozzolenghese, per le quali nel 2000 ha vinto il primo premio del concorso della Comunità del Garda. Nel 2002 ha ricevuto il premio di poesia Diego Valeri.
Afanasij A. Fet (1820-1892) vive nel secolo dei grandi autori russi ed è amico di Turgénev e di Tolstòi. Proprietario terriero, rivela nella sua opera una sensibilità gentile e una grande capacità di servirsi della lingua russa per creare immagini e descrivere l’incanto della natura. Colpiscono nei suoi versi la coerenza, l’armonia, la musicalità di ogni composizione.
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