Desenzano del Garda EVENTIROCK

| 1 giugno 2000
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Il mese comincia subito alla grande con l’unico ed autentico re dei sotterranei di New York, mister Lou Reed: un quasi-sessantenne che vanta ancora caratteristiche di lucidità, forza, animosità e ispirazione che farebbero invidia ai tanti sbarbatelli che si agitano nel panorama pop odierno chiedendo miseramente un briciolo di attenzione. L’ultimo album di zio Lou si chiama “Ecstasy”, è cosa di pochi giorni fa ed è incredibilmente uno dei migliori della sua carriera: incisivo, dilagante (oltre 77 minuti di musica, con l’incredibile e rumorista “Like a possum” oltre la soglia dei 18 minuti), ricco di brani riflessivi ed affascinanti che dimostrano come il rock possa avere un senso anche in una prospettiva di maturità.
Concerto imperdibile quindi, cui fan seguito a ruota appuntamenti ad alto grado di fidelizzazione come quelli con i cavalieri del metallo più brutale, i Pantera, o con i Cure, attesissimi anche in questo caso da un seguito che non accenna a mostrare segni di stanchezza nei confronti di Robert Smith e soci.
Ancora metallo evoluto con i Korn, forse la formazione più innovativa ed importante che il rock metallico abbia espresso negli ultimi anni, anche loro presenti in Italia il 12 a Milano con un classico concerto da tutto esaurito. Il 20 chi gradisce può sollazzarsi con Sting in Arena, a Verona, anche se noi preferiamo consigliarvi un piccolo ma imperdibile appuntamento fissato per il 23 al Binario Zero: in scena i Flaming Lips, straordinari membri (insieme a Mercury Rev, Lambchop, Pavement…) di una grande famiglia trasversale che sta riscrivendo la musica americana attraverso gli occhi al tempo stesso giocosi e melanconici di una nuova “psichedelia rurale”, indecisa fra le lezioni di Neil Young, quelle di Brian Wilson e quelle di Phil Spector. Il loro ultimo album è un gioiello, si chiama “The Soft Bulletin” e la critica di mezzo mondo lo ha acclamato come uno dei principali capolavori del 1999.
La sera del concerto dei Flaming Lips a Milano ci sarà anche il mitico Carlos Santana, attualmente all’apice della sua notorietà grazie all’enorme successo dell’album “Supernatural”, ancora ai primi posti anche nelle classifiche italiane. Il mese si chiude all’insegna degli Oasis: i fratelli Gallagher portano anche in Italia sia la nuova formazione del gruppo che le canzoni dell’ultimo album “Standing on the shoulder of giants”, che come previsto ha ottenuto risultati inferiori alle attese. Di certo gli Oasis hanno fatto cose migliori, eppure il disco, dopo ripetuti ascolti, rivela alcune gemme che davvero non sono male. A conferma che, nonostante tutto, gli Oasis rimangono una delle formazioni di maggior peso nelle geografie del rock odierno.

Di: Claudio Andrizzi

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