CHARLIE CINELLI A TUTTO PALCOSCENICO!

Si chiama Teatro Cinelli ed è il nuovo progetto folk acustico live proposto in scena dal cantautore bresciano. Canzoni che scavano nel repertorio personale più intimista, oltre che nella storica tradizione locale, tradotte dal dialetto all’italiano simultaneamente in videografica durante l’esibizione

Dietro il sipario l’ineffabile, istrionico sguardo di Charlie Cinelli. Per una pièce teatrale, organizzata secondo il canovaccio di musica e parole del cantautore bresciano. Sotto, anzi, sopratitolata di traduzione, dal dialetto all’ italiano, in simultanea all’esibizione. Di questo si compone Teatro Cinelli, nuovo progetto folk dell’ormai affermato musicista valtrumplino. Con la definizione folk opportunamente rappresentativa di quella musica che, partendo dalle radici della tradizione, evolve in un’attualità percettiva, all’apprezzamento dei contenuti capaci di superare il confine geografico, anche grazie alla trasposizione videografica dei testi in italiano. Il materiale proposto da Teatro Cinelli è dunque quello della produzione dialettale riferita ai cinque album folk realizzati dal 1998 ad oggi. Inoltre la scelta dei brani si è rivolta a quelli più intimisti, difficilmente proponibili nelle occasioni di kermesse piazzaiola. Da segnalare l’interessante recupero lessical – vernacolare effettuato da Charlie Cinelli in fase di composizione. Ricordiamo infatti, insieme al repertorio personale dell’autore, anche quello della tradizione bresciana. Dalle liriche trecentesche che appaiono nel CD “Siforal” al tributo dedicato alla poesia di Leonardo Urbinati. A condire il tutto la magia del suono in perfetta sintonia acustica che oltre a voce, chitarre, basso e percussioni, aggiunge anche strumenti intrigantemente, ma classicamente alternativi, quali la fisarmonica ed il violino. Prossimi appuntamenti di Teatro Cinelli, che ha esordito con gran successo lo scorso ottobre a Botticino Sera, al Cinema Teatro di Inzino il 10 dicembre e il 17 dicembre al Teatro Don Gorini di Bedizzole in occasione dell’iniziativa BCC con il Territorio.

Di: Lucrezia Calabrò

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