Brescia ‘MILLE ANNI DI LETTERATURA BRESCIANA’

| 2 febbraio 2005

Due volumi su Mille anni di Letteratura a Brescia 


BRESCIA ANTOLOGICAMENTE ANTI CLICHE’
Oltre 1300 pagine per iniziativa dei Rotary Bresciani con interessanti ed originali recuperi letterari
 

Palcoscenico moderno e innovativo per il valore della letteratura bresciana. Con un libro voluto dai 14 Rotary Club Bresciani in occasione della fondazione del Rotary International, per l’edizione dell’Associazione Amici di Lino Poisa. “Mille anni di letteratura bresciana” è il titolo dei due volumi realizzati sotto la guida di un team di studiosi bresciani coordinati dal Professor Piero Gibellini, ordinario di Letteratura italiana all’Università di Venezia e dal Prof. Amedeo Biglione di Viarigi. 1300 pagine e numerose illustrazioni, oltre all’accuratezza dei testi raccolti in forma antologica, raccontano un percorso di qualità vera riferita al vasto ed esaustivo prodotto letterario bresciano. Con la conferma ideale di intenti divulgativi rappresentata dal patrocinio di enti quali la Provincia, il Comune e la Regione. Si diceva del prodotto. Perché nella Brescia dell’icona classica nazionale, non può mancare questo tipo di impostazione metodologico – relazionale. Guardiamolo da vicino allora questo prodotto. Dimenticando la materia classica tetragona nel ferro scolpito tra maglio ed alto forno. Rielaborando invece la carta, le parole e le immagini. Sono prodotti anche quelli. Avvincenti quanto basta per riempire il calice delle emozioni anche bresciane. Uscendo fuori da quella politica legata al cliché, che interviene prepotentemente nel dare scarso significato all’elemento di novità. Esemplificando brutalmente: a Firenze la letteratura, a Brescia l’industria. Ovvietà da tradizione perversa che si ricollega all’identità scarsamente reattiva propria di un cliché anti evolutivo. Da questo assunto intendiamo mettere allora in evidenza la specifica modernità di questo “Mille anni di letteratura bresciana”. Pezzo di storia naturalmente dovuto a quel peregrinare importante di moti e di versi intrattenuti dai letterati col marchio della Leonessa, spesso confortati da apprezzamenti illustri a livello nazionale ed europeo. Ma anche manufatto letterario di ripristino che attraversa un percorso tradizionale quasi sconosciuto, capace di dare tonalità espressive originali anche alla prospettiva di ricerca sulla modernità del panorama letterario in generale. Di nuovo l’idea del prodotto accampa volontà di pensiero che superano l’ovvietà. Prodotto linearmente attestato su un recupero di realtà che non scimmiotta esperienze di letteratura e di linguaggio ritualmente definite maggiori, ma piuttosto innovativamente riconosciuto come essenza di tradizione particolare che rilancia, in chiave creativa e divulgativa, una brescianissima modernità senza vergogne aggiunte nel dare tono e qualità alla sacra mercanzia del pensiero.


 

Di: Giuseppe Rocca

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