Brescia : Cibo di Mezzo. Dipende.TV intervista Carlos Mac Adden

| 28 gennaio 2018

Presentato a Brescia il progetto Cibo di Mezzo – Palazzo Martinengo Colleoni, 24 gennaio 2018.

Cibo di Mezzo nasce dal desiderio di un gruppo di ristoratori bresciani, appartenenti alla fascia alta del settore, di far conoscere, comunicare, quanto di valido e unico esista nella nostra provincia in campo enogastronomico ed agroalimentare, il coordinamento è affidato a Paolo Maioli esperto di Digital Marketing. Indispensabile in quest’impresa la presenza e la sinergia di una serie di produttori scelti in base a caratteristiche del loro operare come tipicità, unicità, sostenibilità e condivisione dei valori fondanti di Cibo di Mezzo: al centro del progetto si riporta il cibo perché mezzo tra i suoi significati ha anche quello di parte o punto centrale. Per produrlo, sceglierlo, cucinarlo servono persone che applicano, ciascuna con la propria competenza e sensibilità, strumenti e metodi, anche questi significati della parola mezzo. Ed è la condivisione di idee e intenti che forma e raccoglie figure tanto diverse quanto uguali: cibo con un suo preciso valore, senza finzioni, maschere o eccessive spettacolarizzazioni, mezzo e fine per dichiarare che il cibo è passione, cultura, convivialità, bisogno universale ed espressione unica di ciò che siamo.
Tratto identitario del progetto la volontà di dialogare con tutte le componenti della società civile bresciana, dalle istituzioni ai luoghi di formazione, dai già citati produttori, che ne costituiscono parte fondante, alle realtà impegnate nel sociale, perché l’idea è quella di una ristorazione del tutto calata e partecipe del territorio che la ospita.

La prima e principale modalità di espressione di Cibo di Mezzo è la realizzazione di un menu proposto da tutti i ristoratori che avrà come tratti comuni l’utilizzo, senza integralismi di sorta, di prodotti locali, materie prime talvolta sconosciute o poco utilizzate che fanno della nostra provincia una delle più ricche a livello nazionale in tale ambito: vini, olio extravergine di oliva, prodotti caseari, salumi, prodotti ortofrutticoli, farine… Sino a particolarità come lo zafferano, i pesci essiccati, le bottarghe d’acqua dolce, i mieli di alta montagna, il caviale… In un insieme dove tradizione e innovazione possono dialogare senza preclusione alcuna.

Un progetto in divenire, capace di accogliere differenti voci e che vuole rispondere in modo concreto all’appello di East Lombardy, regione enogastronomica europea 2017, che ha indicato in modo preciso quanto sia importante, quanto sia motivo di attrazione per un turismo nazionale ed internazionale la valorizzazione e la comunicazione di un patrimonio unico in tema di ristorazione e produzione agroalimentare.

Fra i ristoranti gardesani: La RUCOLA 2.0 e La SPERANZINA di Sirmione, La LEPRE e l’ESPLANADE di Desenzano, H2O di Moniga

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