Bardolino (VR) UNA SCOMMESSA VINTA
E’ un periodo non troppo felice per il mondo vitivinicolo, specialmente per quanto riguarda la zona del Bardolino: concorrenza nei mercati stranieri, prezzo delle uve molto basso, molte difficoltà di comunicazione, ecc.
Una ricetta per ovviare a questi problemi sembra l’abbia trovata la famiglia ZENI. Commercianti più che agricoltori (anche se gestiscono 25 ettari di vigneto) sono i discendenti di una famiglia che ha le sue origini (testimoniano i documenti) nel 1870. Le ultime due generazioni, Gaetano detto Nino e i figli Fausto, Elena e Federica (ma anche la mamma è una presenza importante nell’Azienda), stanno operando in modo da risentire il meno possibile delle situazioni negative che presenta il mercato. La loro azienda, posta sulla collina che sovrasta Bardolino, è, non solo, un esempio di corretta gestione amministrativa, ma anche un esempio di creatività. Gaetano, nel 1991 si è “inventato” il Museo del Vino, per, come dice, “avvicinare il consumatore al mondo del vino attraverso la conoscenza dei sistemi di coltivazione e della vinificazione”. Il Museo, frequentato da circa 35.000 visitatori ogni anno (“non tutti acquistano vino!” precisa Gaetano) è, ormai, una meta, quasi obbligata, per i numerosi turisti amanti del nostro territorio che vengono a Bardolino. Continuando nei numeri possiamo dire che l’Azienda vende circa un milione di bottiglie di quasi tutte le doc veronesi, Bardolino, Lugana, Garda, Valpolicella, Custoza, Soave, con l’aggiunta di alcuni vini creati appositamente per la clientela affezionata. Ricordiamo il MERLAR, 100% di Cabernet sauvignon, il CRUINO, 100% di Corvina, il GARGANEGA Vigne Alte, 100% di Garganega, il CORVAR, 50% di Cabernet e 50% di Corvina e il COSTALAGO, Cabernet, Corvina e Merlot. Il “pezzo forte” della collezione Zeni è, comunque, l’Amarone che è, un po’, il fiore all’occhiello della Cantina, tanto da richiedere una particolare attenzione (l’Azienda possiede un “fruttaio” in Valpolicella) sia per quanto riguarda la vinificazione (si stanno ricercando delle joint venture con produttori della Valpolicella), che per quanto riguarda la commercializzazione. E, allo scopo di proseguire nella valorizzazione dell’Azienda, è stato fatto un grosso investimento per ingrandire ed abbellire il Museo e la Cantina e consentirne una migliore fruizione da parte della Clientela. I lavori dovrebbero terminare il prossimo anno, proprio nel quarantesimo della sede di Bardolino. Quindi si può dire che il credo dei Zeni, investire per migliorare sia il prodotto che la comunicazione, per restare, con profitto e soddisfazione, nel mercato, è rappresentato proprio dalla sede dell’Azienda, sulla collina che sovrasta Bardolino e che si chiama, benauguratamente, Costabella!
Di: Carlo Gheller
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