Milano – FANG ZHAOLIN – Signora del Celeste Impero

“Ho viaggiato dall’Oriente all’Occidente, visitando celebri montagne e grandi fiumi in Europa e Asia. Con il pennello mi limito ad esprimere le mie sensazioni verso le cose del mondo” (Fang Zhaolin)
Fang Zhaoling (1914-2006) è stata una pittrice e calligrafica cinese. Nata a Wuxi, Jiangsu , perse il padre quando era molto giovane. Con il sostegno di sua madre iniziò a studiare la calligrafia e la pittura. Durante la sua adolescenza, la giovane venne inviata nel Regno Unito per perseguire i suoi studi, sotto grandi Maestri come Chang Dai-chien e ha frequentato sia l’Università di Hong Kong e l’Oxford University in Inghilterra. Continuò a lavorare durante gli anni Ottanta e, nel 1996, ricevette un Dottorato onorario presso l’Università di Hong Kong. Ebbe una vita privata particolare: conobbe Fang Shin-hau (1913-1950), figlio del noto generale anti-giapponese Fang Cheng-wu , quando studiava nel Regno Unito e lo sposò nel 1938. Il marito sfuggì con la sua famiglia a Guilin , Tianjin e Shanghai in Cina a causa della guerra e si trasferì ad Hong Kong nel 1948. Lei rimase vedova nel 1950. I suoi otto figli ebbero tutti carriere prestigiose, anche istituzionali. Il Museo della Permanente di Milano, in collaborazione con il Museo Xuyuan di Pechino, sta attualmente ospitando la prima grande retrospettiva italiana dedicata a questa artista cinese, nata a Wuxi nella provincia dello Jiangsu nel 1914 e scomparsa a Hong Kong nel 2006 all’età di 93 anni. La mostra “Fang Zhaolin. Signora del Celeste Impero”, patrocinata dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano, curata da Daniel Sluse (Direttore della Académie Royale des Beaux Arts di Liegi) con la collaborazione di Jean Toschi Marazzani Visconti, ripercorre attraverso 66 opere – alcune di grandi dimensioni e tutte realizzate su carta di riso con pennello intinto in inchiostro nero o in pigmenti colorati – l’intero suo percorso pittorico. Fang Zhaolin, personalità forte e intellettualmente libera, considerata oggi una delle figure prominenti della pittura cinese del XX secolo, ha creato con la sua pittura un ponte tra l’arte cinese e l’arte occidentale. L’artista ha avuto la possibilità di viaggiare per diversi anni in Asia, Europa e Stati Uniti, e si dimostrò una “Viaggiatrice instancabile, alla perpetua ricerca delle proprie radici, essa incontrerà l’arte moderna, che la porterà a una maggiore comprensione della propria cultura” come ricorda Daniel Sluse nel suo testo inserito nel catalogo (Editore Caleidograf) aggiungendo inoltre: “Fang Zhaolin s’inoltrava nel paesaggio, passeggiava fra le montagne che voleva rappresentare, sentiva profondamente i luoghi prima di stenderli sulla carta, ne esplorava i misteri, che erano una delle sorgenti della sua ispirazione, rafforzando così il suo carattere combattivo e l’impatto della sua esperienza.” Ma l’innovazione di Fang Zhaolin non é solo nella scelta di colori contrastanti, nelle figure geometriche astratte o nelle superfici piatte, ma anche nella capacità di creare un ritmo musicale attraverso pennellate libere, incisive, poetiche, in costante alternanza fra inchiostri leggeri e spessi: la straordinaria e personalissima capacità di integrare la calligrafia cinese tradizionale nella pittura costituisce l’elemento cruciale della cinesità dei suoi dipinti. Uno stile calligrafico unico che, da netto e deciso, si trasforma dal 1960 in una evoluzione ispirata all’asprezza e al primitivismo, caratterizzato da linee imprevedibili, leggere e pesanti, bagnate e asciutte. L’intreccio armonico di calligrafia e pittura è stato per lei lo strumento per esplorare l’essenza della tradizione cinese, mostrare la propria arte, esprimere le proprie emozioni.
Grazie alla collaborazione con ADeMaThè Italia, a chiusura della mostra, giovedì 7 settembre alle 16.30 e alle 17.30 si svolgeranno due “Cerimonie cinesi del tè” con degustazione tenute dal professor Marco Bertona, tea taster professionista diplomato in Cina presso l’Università di Scienze Agrarie di Canton, dove ha ottenuto il diploma statale di “Advanced Tea Taster”. Bertona è Presidente dell’Associazione Italiana Degustatori e Maestri di Thè (ADeMaThè Italia), membro del Consiglio Direttivo del World Tea Organization di Pechino, Delegato presso il Gruppo Intergovernativo sul Tè della FAO (IGG/Tea).
Una mostra da vedere per conoscere meglio un’artista particolare ed un mondo da noi poco noto.
Museo della Permanente – Via Turati 34, Milano; fino al 7 Settembre 2017; Orari: fino al 31 luglio: tutti i giorni 10-19.30; dal 1 agosto: martedì-domenica 10-13 e 14.30-18.30; Ingresso libero; Tel. 02 6551445; www.lapermanente.it
Fabio Giuliani
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