Milano – INFINITO PINOCCHIO

| 14 dicembre 2015
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Storia del burattino più famoso del mondo, dal celebre libro di Collodi alle moderne interpretazioni

Costeggiando sulla destra Palazzo Sormani – storica sede della Biblioteca Comunale Centrale, all’inizio di Via Francesco Sforza, davanti al numero civico 7 – ci imbattiamo in una insolita strana costruzione che, osservata meglio, raffigura uno squalo-balena con le fauci spalancate. Il “mistero” è risolto già appena varcato l’interno, dove veniamo introdotti ad un allestimento particolare: si tratta della mostra dedicata a “Pinocchio”, il personaggio nato dalla fantasia di Carlo Lorenzini, ma da tutti conosciuto come Collodi, (Firenze, 1826-1890), di cui l’animale marino sopra citato, realmente esistente, è tra le figure centrali del racconto. Come evento conclusivo del semestre di manifestazioni culturali dedicate a Expo 2015, il 16 Ottobre scorso la Biblioteca Sormani ha inaugurato  una mostra incentrata sul protagonista del racconto che da più di 130 anni appassiona generazioni di lettori di ogni età. Da un “semplice pezzo di catasta” destinato al camino  prende vita la vicenda di Pinocchio ambientata nella società italiana di fine Ottocento. Il legno di cui è fatto, duro e resistente, contrasta con i buoni sentimenti di cui il personaggio dà prova e si rivela strumento di sopravvivenza e di dignità che garantirà al burattino senza fili la metamorfosi finale. Attraverso un allestimento scenografico che ricostruisce alcuni ambienti del romanzo – realizzato da Mobilitaly (consorzio di 40 aziende della Brianza che rappresentano l’eccellenza nella lavorazione artigianale del legno) – la mostra intende far emergere il legame profondo tra la materia viva di cui è fatto il burattino e le fasi della sua crescita interiore maturate attraverso le relazioni con gli attori della società del tempo. Il percorso si snoda tra edizioni storiche, disegni, bozzetti, opere di artisti contemporanei ed oggetti d’epoca che testimoniano la grande fortuna del burattino. Tra le rarità si segnalano l’introvabile  prima edizione di “Le avventure di Pinocchio” di Felice Paggi Editore del 1883 messo a disposizione dalla Fondazione Nazionale Collodi, il “Giornale per i bambini” del 1881 con la prima puntata de “La storia di un burattino” e numerose versioni successive illustrate da artisti famosi come Accornero, Cavalieri, Chiostri, Faorzi, Franceschini, Jacovitti, Mosca, Tofano, Topor, Mussino provenienti dalle raccolte della Biblioteca e da prestigiose collezioni private. Particolarmente interessanti sono altresì i dipinti degli artisti Ettore Antonini e Nicola Pankoff e le tavole originali di Benito Jacovitti, Giuseppe Porcheddu, Roberto Innocenti, Ferenc Pintér, Fabio Sironi, Antonio Montanaro (Monti), Virgilio Livraghi, Romano Rizzato (Sergio), Manuela Bertoli, Maurizio Quarello, Gianluigi Toccafondo. Arricchiscono la rassegna le marionette del Teatro di Mangiafuoco della Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli che ha collaborato alla realizzazione di questa iniziativa (sotto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO) unitamente a Fondazione Collodi, Mobilitaly, Circolo Filologico Milanese, Associazione Culturale Biblioteca Famiglia Meneghina-Società del Giardino e Luni Editrice; quest’ultima, ideatrice della mostra e del corrispondente catalogo, ha inoltre pubblicato la traduzione integrale e letterale de “Le Avventure di Pinocchio” in dialetto milanese, realizzata da Alfredo Ferri. Stefano Parise, Direttore del Settore Biblioteche del Comune di Milano, nel suo testo in catalogo così spiega il titolo della mostra: “Pinocchio è il romanzo dell’infanzia che si ribella all’idea della vita adulta (…)”, ma è anche “l’emblema della libertà dalle costrizioni sociali, dalle strettoie dell’educazione; il desiderio di visitare il mondo, di vivere con pienezza e autonomia la propria esistenza e al tempo stesso la paura di essere inghiottito da un mondo ostile sono i tratti salienti del protagonista, che fanno dell’eroe di legno un campione d’umanità ben prima che le vicende della storia lo portino a trasformarsi in bambino. La molteplicità di interpretazioni, a cui si presta il romanzo di Collodi, è la chiave di lettura di “Infinito Pinocchio”, la proposta espositiva curata da Matteo Luteriani e Luigi Sansone, con il supporto di Bianca Girardi e del suo staff.”

Scalone Monumentale della Sala del Grechetto, Via Francesco Sforza 7, Milano; ino al 30 Dicembre 2015; orari: lunedì-venerdì 15-19; sabato 9-12.30; chiuso domenica e festivi;

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Fabio Giuliani

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