Milano SILENZIO E SPLENDORE DEL SEGNO
Disegni dalla Civica Raccolta del Disegno di Salò
Salò, amena cittadina posta sulla sponda bresciana del Garda; sito per una giornata primaverile o estiva da conoscere e far conoscere meglio ad un pubblico più vasto. Anche la cultura, e con essa l’arte possono svolgere un importante ruolo in tal senso. E’ il 1983 quando l’Assessore alla Cultura Giuseppe Morgello e il pittore Attilio Forgioli progettano l’Istituzione, sostenuta e finanziata da sette privati cittadini. Nel 1985 il Comitato dona al Comune di Salò, che si impegna a catalogarle ed esporle in luogo idoneo, le 43 opere acquisite nei due anni precedenti. Nel 1989 la Giunta Provinciale concede finanziamenti certi e riconosce il valore di patrimonio di pubblico interesse.
Nel 1997 la Raccolta diventa Museo e Palazzo Coen la sede stabile in seguito abbandonata per umidità per il magazzino di Palazzo Fantoni. La Civica Raccolta ha ormai 500 disegni e viene catalogata con l’istituzione inoltre del sito informatico dedicato ai prestiti e alle donazioni: www.civicaraccoltadisegno.com. La preziosa collezione ha ormai raggiunto notorietà internazionale con la ‘trasferta’ a Klatovy (Repubblica Ceca) nel 1999, e attualmente annovera seicento opere divise tra circa trecento autori: Sironi, Gnoli, Capogrossi, Manzù, Lucio Fontana, e solo per citarne alcuni.Dopo un passaggio a Lissone tre anni dopo, essa approda, per volere della Provincia di Brescia e del Comune di Salò, ora nella grande città, da dove provengono o hanno lavorato a lungo gran parte dei personaggi considerati, le cui opere sono presentate al Museo della Permanente, altra consolidata Istituzione dedita alla conoscenza e valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea.
La rassegna ha il Patrocinio della Regione Lombardia, riconoscimento di elevato valore culturale: “Questa Collezione, che è il risultato di un impegno di oltre vent’anni, offre l’opportunità unica di ripercorrere, nella prestigiosa cornice della Permanente di Milano, l’arte italiana dal Dopoguerra ad oggi, attraverso il filtro del disegno grafico, dunque del segno e della sua immediatezza; padre di tutte le arti e primo elemento di comunicazione.” (Ettore A. Albertoni , Assessore Regionale alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia).
Ma veniamo direttamente all’esposizione nei dettagli. Si parte con gruppo ristretto di artisti che segnano il passaggio tra fine Ottocento e il secolo seguente: Citiamo, De Pisis, Licini, Sironi, Romolo Romani, generazione sviluppatasi tra Parigi e le capitali italiane, rappresentanti di un certo positivismo di fine secolo a contraltare con le visioni pessimistiche all’incombere del primo grande conflitto mondiale.
La parte più cospicua qui considerata comprende opere e personaggi operanti tra le due guerre. Si forma la cosiddetta ‘Nuova Secessione’ artistica italiana a cui aderiscono le nuove ‘forze’, quali Birolli, Morlotti, Turcato che firmano il manifesto a Venezia il 1° Ottobre 1946 di cui riportiamo un passaggio: “……L’arte non è il volto convenzionale della storia, ma la storia stessa, che degli uomini non può fare a meno.”, mentre nel ‘Manifesto Bianco siglato da Fontana nel 1946, l’arte e la scienza sono considerate due entità unificate. Successivamente si parla di ‘Realismo’, concezione attorno cui graviteranno numerosi artisti, con le loro personali individualità,: lo stesso Birolli, Franco Francese, Gino Meloni, Morlotti, Treccani, Gabriele Mucchi, tra quelli qui esposti, quindi Chighine, il bresciano Antonio Stagnoli, Bebi Romagnoni.
Si prosegue con una corrente legata al Surrealismo di matrice dada, con numerosi autori: tra i più importanti, Gianni Dova, Enrico Baj, Corrado Cagli, Cesare Peverelli, Sergio Dangelo, Roberto Crippa. Poi un’esperienza foresta con Wols, Klee e De Stael che delineano per la prima volta il rapporto tra uomo e natura; in questa condizione si muovono ad esempio Cazzaniga, Gruccione, Valentino Vago. Infine il nuovo ‘Spazialismo’ con Bonalumi, Dadamaino, Fontana, Castellani, Piero Manzoni, Munari, Veronesi. Nell’Ottobre 2004, per il Ventennale, sono state presentate all’interno di un catalogo, a cura di Marcello Riccioni (curatore della mostra alla Permanente) e Flaminio Gualdoni, nuove acquisizioni fra cui, ad esempio, Soldati, Broggini, Manzù, Music;
tra questi nomi altri hanno arricchito la Collezione con donazioni.
Negli anni Ottanta e Novanta ha donato parte dei disegni della sua raccolta alla città di Salò Pier Luigi Pozzi dopo la mostra organizzatagli nel 1995 e curata da Walter Guadagnino. A lui il Comitato di gestione della Raccolta dedica questa esposizione nella città di Milano, sede della sua ricca collezione.
La mostra ha come Sponsor unico EUROMOBIL ed è corredata da un bel catalogo prodotto dalla Civica Raccolta.
Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente
Via Turati 34, Milano ; Tel. 02/6599803 – 6551445
Fino al 2 Marzo 2006; Orari; da martedì a venerdì 10-13 / 14,30-18,30; sabato e festivi 10-18,30
Di: Fabio Giuliani
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