Milano 2010: LA REGIONE DA’ LUCE ALL’ARTE

| 1 gennaio 2010
dipinti lombardi

DIPINTI LOMBARDI DAL RINASCIMENTO AL BAROCCO

Un grande evento a Milano dal 3 dicembre 2009: lo storico grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia, ospita la manifestazione “La Regione dà Luce all’Arte”, promossa dalla Regione stessa e dalla Fondazione Stelline con una serie di esposizioni che permetteranno di scoprire e valorizzare l’immenso patrimonio artistico lombardo. La prima di queste, fino al 28 febbraio, ha per titolo ‘Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco’, curata da Mina Gregori coadiuvata da un comitato scientifico composto da Marco Bona Castellotti, Pietro Petraroia, Alessandro Rovetta con direzione artistica e creativa di Piero Addis. Vediamo qui 22 opere realizzate tra il Cinquecento e il Settecento, da autori quali Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra’ Galgario ed altri, appartenenti al patrimonio delle Istituzioni Ospedaliere Lombarde, al fine di consentire una precisa verifica e uno studio approfondito di queste collezioni. Questi capolavori, infatti, non provengono solo dal capoluogo lombardo, ma anche dalle province di Como, Bergamo, Brescia, Lodi, Varese, Pavia. Dall’Ospedale di Chiari (BS), ad esempio, arriva la ‘Madonna in trono col Bambino e Santi’ di Moretto da Brescia. La pala, ora conservata nella chiesa dell’Ospedale di Orzinuovi, databile tra il 1525 e il 1530, appartiene alla sua maturità artistica. Il carattere bresciano dell’opera si avverte nella tonalità ribassata, derivata dalla lezione di Vincenzo Foppa, e altrettanto caratteristica e significativa è l’osservazione della zona d’ombra sul libro aperto del San Domenico nonchè la brillantezza della fodera del mantello della Vergine. Queste ricerche elaborate a Brescia, come il realismo espressivo e i princìpi ottici che andavano oltre la pratica disegnativa contribuirono alla formazione in Lombardia del Caravaggio. Tali caratteristiche confermano il distinguersi della pittura locale del Cinquecento nei confronti del Veneto e dell’area milanese. A conferma di questo vengono esposti altri due dipinti degli Spedali Civili di Brescia: il ‘San Rocco tra i Santi Cosma, Damiano, Nicola da Bari e Antonio abate’ del Moretto giovane Moretto e la ‘Madonna col Bambino’, opera tarda del Romanino. Da ricordare, inoltre che altre quattro tavole del Moretto, un tempo nella Collezione Lechi di Brescia, dopo varie vicissitudini sono pervenute all’Ospedale Maggiore di Milano. Con questi lavori il gruppo dei dipinti del primo Cinquecento bresciano appartenenti a istituzioni ospedaliere lombarde assume una dimensione certamente importante. A essi si affianca, sempre degli Spedali Civili di Brescia, anche il genere della natura morta, qui presentata in due versioni che appartengono al raro repertorio animalistico di Giorgio Duranti, un pittore bresciano che s’ispirava alla lezione di Borromaus Andreas Ruthart, maestro del barocco tedesco. Dagli Ospedali Riuniti di Bergamo proviene invece, il ‘Ritratto di Elisabetta Piavani Ghidotti’ di Fra’ Galgario, appartenente alla Galleria dell’Accademia Carrara, così come il ‘Ritratto di anziano gentiluomo con veste rossa’, uno dei capolavori di Giovan Battista Moroni. Altri interessanti dipinti provengono dai centri minori che gravitavano attorno al capoluogo lombardo: è questo il caso dell’Ospedale di Vigevano da cui proviene ‘La Presentazione di Maria al tempio’ di Camillo Procaccini, o i ‘Quattro Evangelisti’ di Giuseppe Vermiglio, dall’Azienda Ospedaliera di Melegnano. Il percorso espositivo esplora in particolare il campo della ritrattistica che costituisce il nucleo principale e motivato delle collezioni ospedaliere. Dal Fatebenefratelli di Milano arriva il ritratto della benefattrice Anna Cecilia Visconti, datato 1672, con attribuzione alterna tra il Ceresa, il Cittadini e il primo Frà Galgario, mentre dall’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio giunge l’Autoritratto di Biagio Bellotti, eseguito nel 1784. Ciascuno di questi capolavori è affiancato da schermi al plasma che sostituiscono le tradizionali didascalie. Attraverso di esse è possibile un’interazione col dipinto e un approfondimento storico-scientifico dello stesso, per venire a conoscenza del percorso creativo dell’artista ed ammirare i dettagli dell’opera. L’altro sistema espositivo del patrimonio artistico, dal titolo ‘A tu per tu con…’ è affidato alla simultanea installazione nell’Atrio Istituzionale del Grattacielo Pirelli, di un Artbox, uno spazio esclusivo e privilegiato nel quale vengono esposte, per la durata di circa un mese ciascuna, quattro opere di artisti diversi, sia per l’arte antica che per il Novecento. La prima – dal 3 dicembre al 10 gennaio 2010, ha visto il ‘Ritratto della contessa Teresa Zumali Marsili con il figlio Giuseppe’, realizzato da Francesco Hayez nel 1833 – conservato nei Musei Civici di Lodi, di proprietà della locale Azienda Ospedaliera, capolavoro del pittore e un documento del livello europeo raggiunto dalla ritrattistica italiana dell’Ottocento. Gli altri appuntamenti saranno: dal 14 gennaio al 14 febbraio 2010 con il San Benedetto (1470 ca) di Antonello da Messina, appartente ad un trittico di cui gli altri due sono stati acquistati in seguito dagli Uffizi; dal 18 febbraio al 21 marzo 2010, con il ‘Ritratto di Giulio Romano’ (1536 o 1538) di Tiziano Vecellio, appartenente un tempo alla collezione mantovana di Federico II Gonzaga (queste due recenti acquisti della Regione) e dal 25 marzo al 25 aprile 2010 con il ‘Ritratto di Carlo Carvaglio’(1932-1933), di Mario Sironi. Per il lancio della manifestazione, dal 2 all’8 dicembre, (quindi in anticipo, e per due giorni in contemporanea rispetto al ‘Festival Internazionale della Luce’, con illuminazioni artistiche nel centro di Milano e in varie vie e piazze cittadine) dalle 18.00 a mezzanotte, il grattacielo Pirelli si è illuminato con i colori dei capolavori dell’arte lombarda, diventando un imponente ‘schermo urbano’ dove scorrerà una serie di 30 proiezioni delle opere di maggior valore storico artistico presenti in mostra, con zoom su alcuni dei loro dettagli particolarmente significativi. Per l’occasione è stato pubblicato un esauriente catalogo da 24Ore Motta Cultura, Motta Editore.

Info: Grattacielo Pirelli – Via Fabio Filzi 22, Milano. Orari: da martedì a venerdì 15-19.00; sabato e domenica 10-19; lunedì chiuso; ingresso libero. Per scuole e gruppi, visite alla mattina: su prenotazione: Ad Artem, Tel. 02-6597728. Immagini anche sul sito www.clponline.it

Di: Fabio Giuliani

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