Venezia – 2 settembre: 70. MOSTRA DEL CINEMA
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Terry Gilliam (Leone d’argento” nel 91 con “La leggenda del re pescatore”) torna a Venezia, in Concorso, con “The zero theorem” e torna con le stesse idee di trent’anni fa sulla situazione e sulla sorte dell’uomo: ci vuole consapevolezza e volontà per riuscire resistere e vincere contro il consumismo e il grande fratello: dopo “Brazil” i mezzi cinematografici gli hanno consentito di creare un’opera fantastica, piena di colori e di speranza. Notevole l’interpretazione del protagonista Chris Waltz.
Un’altra bella prova d’attore quella di Tom Hardy, unico protagonista nel film di Steven Knight “Locke” (fuori Concorso): interamente girato in auto, racconta un’ora e mezza della vita di un uomo che sta attraversando un momento particolarmente problematico.
Ne “Le giornate degli Autori – Evento speciale” un breve film d’aimazione di Edoardo Natoli che non ho trovato di particolare valore.
A seguire l’attesissimo (forse troppo) “La mia classe” di Daniele Gaglianone con Valerio Mastandrea, sul tema dell’imigrazione. tema, che, a mio parere, è rimasto senza svolgimento o, perlomeno, è stato svolto solo in parte.
Ancora in Concorso “Ana Arabia” di Amos Gitai. Un film praticamente di sola sceneggiatura: i protagonisti raccontano la loro vita,le loro esperienze, le loro “favole” ed emerge solo il rimpianto dei tempi passati quando non c’erano differenze tra arabi ed ebrei e la vita, secondo loro, era più vivibile e meno legata agli interessi, economici e politici.
Carlo Gheller
Tags: cinema, Mostra del Cinema, Venezia
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