Crollo del Lungolago di Desenzano: intervista al Sindaco Malinverno

| 7 settembre 2017

Messo immediatamente in sicurezza il tratto del lungolago di Desenzano che lo scorso agosto è ceduto per una trentina di metri di lunghezza. Si tratta della banchina che si affaccia sul Lago da Piazza Matteotti, zona attracco Navigarda, che è sprofondata trascinando con sé parte del marciapiede. La zona è stata immediatamente recintata, e chiusa al traffico. Per i pedoni è stata transennata l’area pericolosa. Al primo cedimento il Comune, dopo aver allertato Autorità di Bacino e Enti sovracomunali, è intervenuto asportando per numerare e portare in sicurezza le lastre crollate, evitando che cadessero nel Lago o si rompessero. Il 4 settembre l’Amministrazione, in collaborazione con l’Autorità di Bacino nella figura di Fabio Tonni, ha convocato un tavolo tecnico per valutare la situazione, comprendere le possibili cause dell’evento. Presenti i rappresentanti dello Studio Tecna, dello Ster di Brescia e della Regione. Al termine dell’incontro, il sindaco Guido Malinverno ha confermato che, dalle misurazioni fatte ogni giorno alla zona crollata, non ci sono più stati movimenti significativi. Gli ingegneri hanno avuto a disposizione 10 giorni di tempo per discutere e valutare il piano di azione e procedere con la gara d’appalto per la sistemazione. “Scoprire le cause del crollo potrebbe essere d’aiuto per evitare che il problema si ripresenti in futuro anche in altre zone – ha dichiarato il Sindaco Malinverno – ma per il momento si parla di concause”. La mancanza di una conchiglia di protezione della banchina solo in quel punto del lungolago in cui non era previsto l’attracco dei battelli, il moto ondoso più forte, oppure ancora il passaggio del Rio Pescaletto proprio sotto la zona disastrata, potrebbero aver corroso le fondamenta. “Se non avvengono intoppi di tipo burocratico, la risoluzione del problema potrebbe avvenire in due o tre mesi, entro la primavera del 2018. In termini finanziari, la soluzione più rapida si avrebbe trasferendo i fondi destinati al Progetto Lepanto della precedente Amministrazione, che ammontano a 316.000 euro, ma la proposta deve essere approvata in Consiglio Comunale”. Così ha concluso Guido Malinverno che a meno di due mesi dalla sua elezione sta dimostrando, insieme alla nuova Giunta, grande efficacia e attenzione sia nella normale amministrazione che nella gestione di eventi imprevedibili.

 

Da Dipende Giornale del Garda Autunno 2017

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