Verona: PRESENTATA VERONA JAZZ 2013

| 23 aprile 2013
verona

Parla perfettamente Italiano Verona Jazz 2013, manifestazione organizzata dal Comune di Verona nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese in collaborazione con Eventi. Verona Jazz, che costituisce con continuità, dal 1970, uno degli appuntamenti più prestigiosi del cartellone estivo, quest’anno si svolgerà interamente al Teatro Romano dal 22 al 25 giugno. L’Italia  costituisce uno dei grandi punti di riferimento del jazz internazionale, non solo per la consolidata tradizione che questa musica ha nel nostro paese e per il ventaglio di grandi nomi nati e cresciuti qui, ma anche per le nuove idee espresse dai giovani jazzisti italiani. In  virtù di queste semplici ma incontrovertibili considerazioni la rassegna ospiterà i più grandi nomi della nostra scena attuale, a partire da quello che è forse il jazzista più acclamato, seguito  e conosciuto, ovvero Stefano Bollani, che la sera di sabato 22 giugno sarà sul palco del teatro alla testa del suo Danish Trio. Il gruppo – che qualche appassionato avrà imparato a conoscere alla tv nella trasmissione Rai Sostiene Bollani – è nato in realtà dieci anni fa e comprende, oltre all’ineffabile pianista, il contrabbassista Jesper Bodilsen e il batterista Morten Lund. I tre si sono conosciuti nel 2002 durante le cerimonie del Premio Jazzpar, una manifestazione internazionale i cui organizzatori assemblarono questa formazione per accompagnare la cerimonia di premiazione. Ne nacque un gruppo caratterizzato da freschezza, immediatezza e da un feeling prodigioso, espresso su un repertorio che comprendeva pezzi originali ma anche tanti classici. Il Danish Trio ha poi suonato dal vivo in tante altre occasioni e ha inciso ben tre dischi, l’ultimo dei quali è stato pubblicato l’anno scorso per la ECM. La sera dopo (domenica 23 giugno) sarà la volta del musicista che a buon diritto è considerato il nume tutelare di buona parte del nuovo jazz italiano: il trombettista Enrico Rava. Presenterà  il suo progetto We Want Michael (un  tributo alla musica di Michael Jackson arrangiata dal trombonista veronese Mauro “Otto” Ottolini) che l’anno scorso è diventato un disco per l’ECM dal titolo On the Dance Floor.  Il cd, che si è piazzato al secondo posto nella categoria “Miglior disco dell’anno” dell’ultimo referendum Top Jazz, non è la classica riproposizione in chiave jazz di musiche eterodosse, è invece un lavoro in cui le composizioni di Jacko sono state rispettate nella ritmica e nella loro scrittura originale e adattate a un ensemble con una front line di quattro fiati. Il passaggio da Verona di questa super band era in qualche modo inevitabile e dovuto visto che del gruppo fanno parte anche il tastierista Fran Bazzani e il batterista Zeno De Rossi. Il loro concerto sarà preceduto da un duo eccezionale, quello in cui si sono uniti il trombonista Gianluca Petrella e il pianista Giovanni Guidi. Si tratta di due fuoriclasse dell’inventiva, cresciuti proprio alla corte di Enrico Rava, che dimostrano bene l’alto livello raggiunto dal jazz italiano negli ultimi anni. Il duo Petrella-Guidi, che ha iniziato a suonare dal vivo con regolarità da poco tempo, riesce a valorizzare e a trasformare in empatia anche le differenze, a partire da quella anagrafica. Il dialogo, capace di assumere i registri più differenti, si sviluppa lungo un repertorio di classici e brani originali e sboccia in un’improvvisazione straordinaria in cui la grande tecnica di Guidi riesce a sollecitare ad ampio raggio il carattere versatile del trombonista. L’incontro tra i due risale ormai a qualche anno fa quando il pianista venne coinvolto nella Cosmic Band guidata dal trombonista (gruppo che qualcuno ricorderà anche nel programma di Verona Jazz 2011) ed è proseguito nell’ambito di diversi altri progetti. Lunedì 24 giugno, per la terza serata del festival, si ascolteranno il chitarrista Franco Cerri e la cantante Simona Molinari, due artisti lontanissimi per età anagrafica (hanno cinquantasette anni di differenza) ma uniti dalla sensibilità musicale e dalla passione per il jazz. Li abbiamo visti assieme nello spazio “Sanremo Story” del Festival di Sanremo 2013 (dove hanno suonato il brano Tua in trio con Peter Cincotti) e a Verona proseguiranno quell’abbraccio tra canzone d’autore e jazz attraverso un repertorio a nome della cantante che ha già raccolto importanti successi. Franco Cerri non solo è stato protagonista dei primi passi del jazz italiano ma anche della vita milanese negli anni del miracolo economico. Ha suonato con Louis Armstrong (era con lui al basso nella famosa esibizione di Sanremo ’68), Chet Baker, Django Rerinhardt, Billie Holiday e Mal Waldron, e negli anni Sessanta e Settanta ha collaborato in televisione con tutti i grandi protagonisti del Varietà. Verona Jazz 2013 si chiuderà, come è nella tradizione di questa manifestazione, con il concertone finale. Stavolta a salutare il pubblico all’insegna del funk e del soul ci sarà Mario Biondi. Il concerto è inserito nel tour di presentazione del suo ultimo cd Sun e ancora una volta, quello che è stato definito il “Barry White italiano”, proporrà una scaletta di pezzi originali segnati dall’irresistibile appeal ritmico su cui domina una voce profonda e magnetica. Il disco verrà presentato il prossimo 10 maggio con un grande concerto alla Royal Albert Hall di Londra, in cui Biondi sarà accompagnato nientemeno che dagli Incognito. È questa la ciliegina sulla torta di una carriera all’insegna del successo che ha visto il cantante siciliano battere il grande colpo d’ala nel 2006 con il Disco d’oro e con le centocinquantamila copie vendute di Handful of Soul, il cd pubblicato su etichetta Schema. A partire da quell’impasto sonoro tra soul, ritmi latini, arrangiamenti hard bop, bossa nova e funky, in grado di strizzare l’occhio a un pubblico numeroso, la strada del successo per lui è stata spianata.

 

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