Verona GIU’ IN FONDO A SINISTRA

| 4 aprile 2006

Si conclude la rassegna di prosa Serale Atto terzo con il debutto veronese dello spettacolo Giù in fondo a sinistra, scritto da Simone Azzoni diretto e interpretato dal Teatro Scientifico. 

Il copione prende l’avvio dal brechtiano Signor Puntila e il suo servo Matti per isolare dal testo il problema del potere e della sua violenza. La violenza dei rapporti, della relazione, la violenza della parola e del silenzio, dell’incontro e della sopravvivenza. I personaggi brechtiani hanno subito lo strazio del conflitto, ne conservano le tracce, la memoria che ogni relazione per partorire frutti deve essere dialettica. Ma ora sono prigionieri di questa stessa dinamica, ne hanno scoperto il non senso finale. Hanno riconosciuto che non c’è utopia in fondo allo scontro, che non c’è catarsi in fondo alla lotta, che la trincea per cui combattere è sbagliata, che essere servi e padroni è solo una convenzione per esistere. Vagano come cortocircuiti di loro stessi, condannati a ripetere i loro ruoli, svuotati della forza politica e virile della lotta, prigionieri in una scatola che ha le pareti delle loro paure.
La regia di Luca Caserta ha collocato la loro lotta vana in uno spazio astratto, inaridito e desertificato. Qui personaggi disumanizzati si scontrano senza riuscire a comunicare tra loro. Sognano affetti umani che sanno di aver perduto per sempre e le loro esistenze scorrono su binari paralleli in un mondo alla rovescia nel quale il femminile diviene maschile e la dona si trasforma in un’immagine tragica e malinconica.
I dialoghi diventano contrappunti cosmici, sono stravaganti invenzioni lessicali, flussi impazziti di pensieri. Punto nevralgico sarà ovviamente il rapporto tra il padrone Puntila e il suo servo Matti. Il primo padre-padrone prigioniero e vittima del suo stesso potere il secondo desideroso di scalare le vette sociali. Il rapporto servo-padrone ne risulterà destrutturato, giungendo ad una inversione finale dei ruoli che altro non è che un ripetersi ciclico e continuo senza possibilità di soluzione.

7-8 aprile, ore 21.00, Teatro Filippini, Verona
Con Jana Balkan, Isabella Caserta, Elisa Bertato e Michela Zanetti. Scritto da Simone Azzoni. Regia Luca Caserta 

Per ulteriori informazioni rivolgersi a Fondazione Aida tel.045-8001471

Di: Comunicato Stampa

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