Verona FONDAZIONE AIDA CALCIO A CORTE MOLON

| 12 luglio 2006

Venerdì 14 e sabato 15 luglio

Due giorni dedicati al calcio dopo la sbornia mondiali. Un calcio narrato, epico, un calcio di ricordi e miti. Il calcio dei successi inaspettati e il calcio di chi non può praticarlo ma solo applaudirlo.
Corte Molon grazie alla Fondazione Aida ospita venerdì 14 e sabato 15 luglio due spettacoli che parlano del calcio come di un modo di essere e della passione sportiva come vita.
Venerdì c’è La Mascula, con Egidia Bruno (premio Troisi 2002) per un omaggio al femminile allo sport nazionale condotto fra comicità e levità poetica. La regia è di Enzo Jannacci e nel testo ci sono pure tre sue canzoni. Si parla di Rosalba, donna semplice che ha una passione: quella per il calcio prima che del cucito. Una passione vissuta per quello che è e non per quello che gli altri vogliono che sia. La storia quindi di un modo di essere, inconsapevole, della sua purezza, e forse per questo ancora più libero. “Quando ho conosciuto Egidia” racconta Jannacci “ho avuto un piacevole sospetto e cioè che mi era piaciuta come attrice non solo per un fatto di talento ma anche per un altro motivo – sapeva raccontare. Dentro di lei intuii un mondo di storie che stavano aspettando soltanto l’occasione per essere partorite”. Un raccontare con umorismo e ironia che danno allo spettacolo un ritmo naturale, leggero, spassoso.
Leggerezza, come un soffio di vento anche in Mi chiamano Garrincha con Lorenzo Bassotto. Il soffio di vento, la poesia, la magia che faceva si che un handicappato, un disgraziato, un derelitto della società, uno storpio, uno destinato ai bassifondi ed al massimo a chiedere l’elemosina, un analfabeta per giunta, con un dribbling, con uno scatto, un assist, un passaggio filtrante, un goal accarezzando la palla e dandole del tu, facesse esplodere la voglia di riscatto, la gioia incontenibile, la rabbia di tutti gli emarginati della terra.
Garrincha è uno spettacolo tutto dedicato al calcio, ispirato alla vita di Darwin Pastorin che ha vissuto questo sport prima con gli occhi del bambino, poi del tifoso e attualmente del giornalista sportivo direttore di La7.Qui è ancora il Pastorin narratore che parla, raccontando storie belle, gesti di grande umanità e di altrettanto grande miseria, sconfitte inaspettate, epiloghi tragici.
Storie speciali come quella di Garrincha nato a São Paulo, storpio da una gamba.

Gli spettacoli si terranno all’aperto ed in caso di pioggia lo spazio è dotato di tensostrutture per palco e pubblico.
Info: Fondazione Aida Telefono: 045.8001471

Di: Comunicato Stampa

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