Verona: CYBERBULLISMO, OVVERO IL LATO OSCURO DELLA RETE

| 11 marzo 2015
cyberbullismo Verona 2015

A pochi chilometri dal Lago di Garda, Sabato 14 marzo dalle ore 9.15 alle ore 13, presso l’auditorium dell’Istituto don Antonio Provolo di Chievo, si terrà un convegno sul “cyberbullismo”. Il Comitato A.G.eS.C della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado dell’istituto A. Provolo con il patrocinio del Comune di Verona, organizza questo importante incontro rivolto a tutti i genitori, insegnanti ed educatori. Il tema del convegno sarà condotto da relatori esperti quali la dott. Giuliana Guadagnini, don Nicola Giacomi, dott. Davide Baraldi e gli avv. Christian Serpelloni ed Erminia Contini, che affronteranno il problema dal punto di vista educativo, psicologico e giuridico. Il fenomeno del cyberbullismo si sta rapidamente diffondendo diventando un problema sociale. Noi genitori riteniamo invece, doveroso affrontare questa problematica per aiutare i nostri ragazzi ad un uso consapevole della rete affinchè le opportunità offerte dalle nuove tecnologie non diventino una trappola dalla quale è difficile trovarne la via d’uscita.

Il convegno è suddiviso in diverse aree corrispondenti a differenti possibili contesti di applicazione del metodo della gestione, mediazione dei conflitti (criminologico, psicologico,  pedagogico, giuridico, comunitario e socio-sanitario).

Per ognuna delle aree trattate verranno sviluppati  elementi teorici ed epistemologici ed elementi metodologici e prassi d’intervento. E’ altresì previsto  un dibattito che, in un’ottica multidisciplinare, avvicini gli iscritti a confrontarsi con le varie realtà e le diverse metodologie applicative.

La dott.ssa Guadagnini afferma “La rete apre grandi opportunità ma può anche risultare veicolo per comportamenti scorretti e/o criminali, comportamenti dei quali i giovani potrebbero divenire protagonisti, in qualità di attori e/o in qualità di vittime: dall’adescamento on-line, alla concessione dei propri dati personali a fini di lucro, fino al cyber bullismo. Il modulo intende affrontare le principali tematiche relative all’autore e alla vittima di tali fattispecie di reato, oltre che alla loro relazione, con un accenno al rischio suicidiario nei minori negli adolescenti vittime di cyberbullismo.”

Il convegno ha come obiettivo quello di fornire un’approfondita conoscenza in merito all’uso e all’abuso delle nuove tecnologie digitali, ai fenomeni di devianza correlati al bullismo/cyberbullismo, alla gestione dei conflitti, alla condizione giuridica del minore, alle responsabilità dello stesso e al ruolo delle varie agenzie educative in relazione ai predetti fenomeni. Si rivolge a tutti coloro che si relazionano con i minori in ambito educativo, pedagogico, socio-sanitario, psicologico, giuridico, investigativo e criminologico. Il convegno ha come obiettivo quello di  fornire un’approfondita conoscenza in merito all’uso e all’abuso delle nuove tecnologie digitali, ai fenomeni di devianza correlati al  bullismo/cyberbullismo, alla gestione dei conflitti, alla condizione giuridica del minore, alle responsabilità dello stesso e al ruolo delle varie agenzie educative in relazione ai predetti fenomeni. La dott.ssa Giuliana Guadagnini, è una dei maggiori esperti su queste problematiche e sulle loro forme di diffusione conferma la necessità di regolamentare la rete “La Rete offre la possibilità di condividere interessi e aggregarsi ad altre persone,superando con la velocità di un click confini spaziali e temporali. Gli strumenti messi a disposizione dalla Rete permettono di rimanere in contatto con amici di tutti i giorni, mantenere le amicizie nel tempo o farne di nuove. Tramite Internet si sperimentano molteplici e infinite identità, con passaggi continui tra mondi virtuali e reali. Infine, grazie al web, si possono approfondire e conoscere meglio argomenti, temi e fenomeni del nostro mondo attuale e del mondo del passato, con una velocità di risposta che nessuna enciclopedia cartacea altrimenti sarebbe in grado di fornire.Accanto a questi aspetti, come di consueto, ne esistono altri….. esiste il rischio concreto di isolarsi dal mondo reale e rinchiudersi in una sorta di “nicchia mediatica”…… Navigando su Internet i ragazzi /e possono imbattersi in contenuti falsi e mistificatori, oppure essere influenzati da valori e modelli di comportamento inadeguati o dannosi, ……diventare vittime di cyberbullismo o essere adescati da adulti potenziali abusanti……. Rispetto a tutti questi rischi, più o meno concreti ed immediati… Vi è quindi sul tema di Internet l’esigenza di conoscere meglio i fenomeni e di apprendere qualche possibile orientamento educativo,che possa risultare utile nella quotidianità e sensibilizzare allo spirito critico e al rispetto sempre ed ovunque. Parliamo di problemi ‘virtuali’ perchè connessi al mondo del web ma non per questo meno seri per i ragazzi/e e meno reali e concreti….”.

Lo scopo del convegno è quello di fornire adeguati strumenti affinché ciascun professionista, anche in sinergia con altri operatori, possa realizzare azioni idonee volte a prevenire e gestire situazioni di devianza giovanile, correlata all’utilizzo delle nuove tecnologie, nonché a tutelare e garantire i diritti evolutivi, sociali e giuridici dei minori in ogni contesto nel quale gli stessi si trovino a vivere. Si occuperanno di profili di diritto Penale e di diritto civile nelle loro relazioni L’avv. Christian Serpelloni e l’avv.Erminia Contini La condizione giuridica del minore, normativa interna e sovranazionale. La responsabilità genitoriale alla luce della riforma della filiazione. Bullismo e cyberbullismo: profili di responsabilità civile delle agenzie educative.  Social Networks  e condizioni contrattuali.Il target a rischio per le segnalazioni che noi riceviano è quello dei primi anni della scuola secondaria di secondo grado…Tutti i social sono a rischio perchè dipende dalle informazioni personali che man mano vengono postate che danno modo di essere parte di una rete nel bene e nel male.Non ci sono solo i social network tradizionali per diffondere immagini ma ogni volta che si è connessi e si immette nella rete un’immagine questa entra nel web e la sicurezza che non venga mai condivisa non è così certa.Non solo gli adolescenti comunque sono a rischio di questo fenomeno perchè anche molti adulti hanno vere e proprie relazioni sessuali e rapporti on line…attraverso video o foto.Una particolare riflessione va fatta anche nelle chat…molti minori giocano in rete e spesso non conoscono le persone con cui chattano e si ha prova che il grooming o adescamento on line passa anche da questi canali…Riflettiamo insieme e Don Nicola Giacomi della Pastorale Giovanile ci guiderà con mano ….

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