Varese: WIM WENDERS – “AMERICA”

| 18 febbraio 2015
Wenders 3

 

Dopo l’esposizione di Turrell e Irwin che ha portato a Varese oltre 70mila visitatori da tutto il mondo, Villa Panza, bene del Fondo Ambiente Italiano, apre le porte alla fotografia con la mostra “America”, una selezione di opere fotografiche di Wim Wenders. Il famoso regista tedesco ha affiancato per tutta la vita all’attività cinematografica quella di fotografo di luoghi scoperti e vissuti in ogni parte del mondo. “I paesaggi – spiega lui stesso – danno forma alle nostre vite, plasmano il nostro carattere, definiscono la nostra condizione umana. Il mio approccio ai luoghi è molto diverso. Se devo girare un film e ho in mente una storia, viaggio alla ricerca di quei luoghi che possono aiutarmi a raccontare quella storia, e spesso non mi porto dietro nemmeno la macchina fotografica. Molto diverso invece è quando viaggio, da solo, e ascolto i luoghi che incontro.” Le 34 foto esposte a Villa Panza rappresentano solo una ridotta selezione del suo immenso archivio e sono dedicate all’America realizzate tra gli anni Sessanta e il 2003. Luogo del sogno, della luce, dei grandi spazi che come il regista affascinò anche l’antico “padrone di casa”, il conte Giuseppe Panza, tanto da condizionare i suoi gusti artistici e la sua collezione. Egli spesso affermava che “Se il confronto dell’opera d’arte contemporanea con un’architettura classica funziona, vuol dire che la qualità è la stessa. Sono solo due linguaggi diversi”. Tutte le immagini – tante in grande formato (fino a cinque metri) da sembrare veri e propri quadri – si integrano perfettamente con le architetture ottocentesche, fatte di stucchi e lampadari di cristallo, documentano ambienti, paesaggi, architetture e strade colte dall’obbiettivo fotografico di Wenders con uno sguardo acuto e profondo volto alla contemplazione dell’immensità della natura e alla potenza  della luce. L’idea di questa iniziativa come spiega Anna Bernardini, Direttore di Villa Panza e curatrice della mostra, nasce durante il mese di Agosto 2014, quando il regista e la moglie Donata visitano per la prima volta la Villa, rimanendo affascinati dal luogo e dalle opere. Le consonanze tra l’America di Wenders e quella di Panza si svelano e l’idea diventa così un progetto espositivo. Le fotografie, scattate con una Leica caricata con pellicole a scorrimento, non subiscono lavori di post produzione: “I luoghi che voi vedete, sono esattamente come li ho visti io.”, ha sottolineato l’artista intervenuto alla presentazione stampa. Il percorso espositivo ha inizio al primo piano della Villa e si conclude nelle scuderie con un’opera in cinque atti dedicata a “Ground Zero” (l’area di New York dove fino all’11 Settembre 2001 si stagliavano le Torri Gemelle abbattute quel giorno da due aerei di linea dirottati da terroristi) che Wenders ha potuto fotografare pochi giorni dopo l’attacco. Le macerie fumano ancora, i Vigili del Fuoco lavorano nella voragine provocata dal crollo, ma la luce del sole attraversa la drammatica sequenza delle opere come una preghiera per immagini, che invita alla riflessione più generale sulla violenza. Come spesso accade, i grandi maestri e i grandi artisti sono capaci di raccontare con stupefacente semplicità e chiarezza il percorso, le idee, l’esperienza che accompagna il proprio lavoro. Wenders è molto profondo. Stupito dell’accoglienza ringrazia l’Italia per la creatività e gli stimoli che ogni visita nel nostro paese gli lascia. Sarebbe bello vedere anche le immagini scattate nei suoi viaggi da noi.        La mostra, corredata da un catalogo di Silvana Editoriale, è dedicata all’amico Dennis Hopper, regista cinematografico come lui e a Edward Hopper, suo riferimento artistico. Durante il periodo dell’esposizione si tiene una rassegna dedicata alla sua cinematografica in collaborazione con l’Associazione Amici di Piero Chiara e Filmstudio 90. Nota finale: il grande regista ha ricevuto l’ “Orso d’Oro” alla carriera al Festival di Berlino (denominato “Berlinale”) appena concluso, durante il quale gli è stato reso giusto omaggio con una retrospettiva di dieci film e il lavoro fuori concorso “Every thing will be fine”.

Villa e Collezione Panza – Piazza Litta 1, Varese; fino al 29 Marzo 2015; Orari: tutti i giorni tranne i lunedì non festivi dalle 10 alle 18                                        Per informazioni www.wimwendersvillapanza.it

Fabio Giuliani

 

Commenti

Salvato in: Fotografia, MOSTRE
×