TURISMO Verona
Dal 2005 l’impegno evolutivo della società partecipata, guidata da Loris Danielli, attiva nel settore di promozione, comunicazione, gestione uffici IAT e organizzazione eventi. Le difficoltà riferite all’attuazione della spending review regionale.
Settore pubblico che interagisce con quello privato con risultati eccellenti. Provincia di Verona Turismo, società partecipata in house providing, dedicata a gestione degli uffici turistici rete IAT, promozione del territorio e organizzazione di eventi, conferma con i fatti il valore aggiunto di un modo di operare. Dimostrando l’eccellenza di un progetto nato, con antesignana visione prospettica, nel 2005 – ovvero, come dicono loro, una società giovane per un territorio antico – è oggi in grado di reggere il passo funzionalmente efficiente, nonostante il diminuito apporto di risorse da parte della Regione Veneto. Così Provincia di Verona Turismo prosegue nel suo impegno interattivo a 360 gradi, grazie al sostegno delle amministrazioni comunali che ne favoriscono l’attività, insieme al contributo degli sponsor privati. Tra organizzazione, segnalazione di eventi e vivace comunicazione della magia di una terra, come recita lo slogan. “Festeggiamo quest’anno 2 lustri di attività – ricorda con soddisfazione Loris Danielli, amministratore unico della società – in particolare abbiamo gestito la rete degli uffici IAT della Provincia, oltre naturalmente ad attuare iniziative dedicate all’accoglienza, alla comunicazione globale ed all’organizzazione di eventi. Tutto questo prosegue anche oggi. Ovvero anche dopo l’emanazione della legge regionale del Veneto che ha delegato ai comuni la promozione turistica del territorio. In pratica sono le singole amministrazioni che ci sostengono, insieme agli sponsor privati. Si tratta – prosegue Danielli – di un cambiamento tutt’altro che trascurabile, visto che le risorse dedicate al nostro lavoro sono diminuite”. L’effetto della spending review si fa dunque sentire. Segnalando, come spesso accade, una virata piuttosto drastica e non del tutto giustificata. Anche perché il sostegno al turismo ed al suo indotto consequenziale economicamente fertile, deve mantenere sempre l’occhio vigile sulle evoluzioni del mercato, soprattutto in periodi come l’attuale connotati dall’incertezza. “Come sempre – sottolinea il dottor Danielli – si va da un estremo all’altro. Da società partecipata al 100% pubblica, siamo passati al 60%, sempre di pubblico e 40% di privato. In pratica dal contributo regionale, che arrivava a circa 1.300.000 euro, oggi i singoli comuni ne arrivano a versare complessivamente 400/mila. Poi c’è il sostegno privato, valorizzato da nomi come Deutsche Bahn (le Ferrovie Tedesche) e Gardaland. Nomi che certificano concretamente la qualità delle nostre offerte. In sostanza, fino al cambiamento, il nostro lavoro era perfettamente ottimizzato. Il presente evidenzia una mancanza di risorse che si fa sentire. Ed alla quale ovviamo aumentando il nostro impegno. Anche se non è facile. Perché turista ed avventore si aspettano un certo tipo di servizio”. Fornendo qualche numero in più, il personale si è ridotto da 35 a 25 unità. Segnalando tra l’altro il difficile approccio dei singoli comuni, un tempo abituati a ricevere la promozione a cura e finanziamento di altri nell’erogare i contributi, peraltro sostenibili grazie ai proventi della tassa di soggiorno comunale. In ogni caso Provincia Verona Turismo mette ancora una volta sul piatto un’esperienza professionale di altissimo livello. Know how applicato sia nella divulgazione promozionale in rete, che in quella diretta con il pubblico. Senza dimenticare l’organizzazione di eventi tra i quali ricordiamo Verona in Love, LibrarVerona e Verona Mio Fiore, brillanti espressioni promozionali della già citata magia di un territorio. “Siamo orgogliosi del nostro patrimonio professionale – commenta ancora l’amministratore unico di Provincia Verona Turismo – ricordando l’attenzione che rivolgiamo, con pari intensità ed applicazione a servizio di turisti ed avventori, per Front e Back Office operativi altamente funzionali alle diverse esigenze di ospitalità ed accoglienza, agendo con visione prospettica attiva – conclude Loris Danielli – lungimirante nel prevedere scenari, necessità e progetti possibili, sempre più adatti a comunicare la magia di un territorio”.
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