Torino – “Eccentrica Natura. Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri nei dipinti di Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici”

| 4 aprile 2016
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Non Papi, Cardinali, Imperatori, Principi, personalità nobiliari…bensì antichi tartufi, zucche e cocomeri enormi, strani cavolfiori, grosse albicocche, limoni cedrati giganti; e ancora cardi, meloni, fave, spighe di grano, grappoli d’uva, pere, datteri, barbabietole, girasoli, cavoli, funghi, castagne. Questi erano i soggetti preferiti da Bartolomeo Bimbi (Settignano-Firenze, 1648-Firenze, 1729), interessante quanto validissimo pittore operante tra XVI e XVII secolo, vero maestro nelle raffigurazioni della natura nelle sue molteplici forme, al quale è dedicata una bella mostra attualmente in corso in Sala Quattro Stagioni all’interno di Palazzo Madama,  a cura di Stefano Casciu e Chiara Nepi, con la collaborazione di Simone Baiocco. Formatosi a Roma presso Mario de’ Fiori, Bimbi si dedicò al genere della natura morta, rappresentando ogni specie di cose inanimate, soprattutto presso la corte del Granduca Cosimo III Medici, amante delle piante e dei loro frutti, “specchio della magnificenza divina”, tanto da seguirne personalmente la coltivazione e la crescita; da grande appassionato, il nobile fece arrivare nuove specie e varietà da tutto il mondo ed iniziò insieme al botanico di corte Pier Antonio Micheli un grande lavoro di catalogazione sistematica organizzato per specie, stagione, provenienza, anche grazie alla collaborazione di Bartolomeo Bimbi che, per la Corte granducale, eseguì anche grandi tele destinate alle ville dell’Ambrogiana e della Topaia: “non capitò mai – scrisse Francesco Saverio Baldinucci – frutta forestiera e stravagante che Sua Altezza Reale non la mandasse subito a farne fare il ritratto al Bimbi, per collocarsi poi in detto casino”. Bimbi fu, inoltre, autore della collezione Medici Citrus. Il risultato di questo particolare archivio è un corpus di opere unico nel panorama pittorico italiano, annoverabile tra i vertici della pittura di natura morta dell’epoca, oggi conservato al Museo di Storia Naturale dell’Università degli studi di Firenze e al Museo della natura morta nella Villa Medicea di Poggio a Caiano, da cui provengono i 25 dipinti in mostra a Palazzo Madama. Accanto ai quadri, il percorso della mostra è arricchito, all’interno di un allestimento scenografico, da una sessantina di magnifici modelli in cera raffiguranti frutti a grandezza naturale sempre provenienti dal museo universitario fiorentino. Le riproduzioni, realizzate da alcuni sapienti ceraioli come Clemente Susini, Francesco Calenzuoli, Luigi Calamai, costituiscono una collezione unica al mondo per bellezza e rigore scientifico. Vediamo anche trenta raffigurazioni in cera provenienti dal Museo della Frutta “Francesco Garnier Valletti” di Torino. La mostra, corredata da un catalogo di Silvana Editoriale, prevede attività didattiche per le scuole.

Palazzo Madama – Piazza Castello, Torino; fino all’11 Aprile 2016; orari: lunedì: 10-18; da mercoledì a venerdì 10-18; sabato 11-19; domenica 10-19; Tel. +39.011 4433501; Internet: www.palazzomadamatorino.it

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Fabio Giuliani

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