Torino: Avanguardia Russa. Da Malevič a Rodčenko

| 21 novembre 2014
Avanguardia Russa 1

Capolavori dalla collezione Costakis

Per la prima volta in Italia, dal Museo Statale d’Arte Contemporanea di Salonicco, ospitata nel centralissimo Palazzo Chiablese, spazio mostre del Polo Reale, giunge un nucleo fondamentale dell’eccezionale collezione di George Costakis (1913-1970): questo appassionato e competente collezionista di origine greca, nella Mosca degli anni immediatamente seguenti la Seconda Guerra Mondiale, sfidando i divieti e gli ostracismi del regime stalinista, decise di raccogliere metodicamente testimonianze dell’arte sperimentale russa d’inizio secolo, salvando dalla distruzione e dall’oblio questa componente vitale della cultura del Novecento. Dalla sua biografia del 1993 riportiamo un estratto davvero significativo della sua opera: “Per farla breve, decisi di diventare un collezionista di arte d’avanguardia. Molti tra i miei amici e parenti scossero la testa. Pensavano che stessi commettendo un grosso errore lasciando da parte le mie altre collezioni per iniziare a comprare opere che erano considerate da tutti ‘nonsense’. Tra la cerchia di collezionisti di Mosca avevo un soprannome non molto lusinghiero: ‘il greco pazzo’ che raccoglie spazzatura inutile.” L’esposizione, curata da Maria Tsantsanoglou e Angeliki Charistou, presenta circa trecento opere (tra cui dipinti, guaches, acquarelli, lavori d’arte applicata, documenti e disegni sull’architettura costruttivista) che forniscono una panoramica rappresentativa di tutti i principali movimenti del tempo – dal Nuovo impressionismo e simbolismo al Cubo futurismo, dal Suprematismo al Cosmismo – con capolavori dei maggiori artisti di quegli anni come Malevic, Popova, Rodchenko, El Lissitzky e Stepanova. E’ questo un vero e proprio evento, con tantissime “prime visioni”, promosso dal MIBACT-Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, dalla città di Torino, dal Museo Statale d’Arte Contemporanea di Salonicco con il Ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica, prodotto ed organizzato da Villaggio Globale International e Skira Editore che ha pubblicato un prezioso catalogo con testi dei curatori e di altri esperti critici sull’argomento. Una mostra senz’altro da non perdere se si vogliono meglio comprendere i cambiamenti radicali e rivoluzionari di quello che è stato definito da Camilla Gray “il grande esperimento” dell’arte del XX secolo.                                                                                                                                                              Alcune note biografiche sul protagonista di questa mostra. George Costakis nacque a Mosca nel 1913. Suo padre era un mercante di Zante stabilitosi con la famiglia nella capitale russa. Il futuro collezionista trascorse gran parte della sua vita a Mosca, facendo l’autista per l’ambasciata greca, fino al 1940, quando l’ambasciata stessa venne chiusa a causa della guerra. Continuò quindi a lavorare accettando un impiego presso l’ambasciata canadese. Anche se privo di un’istruzione artistica specifica o di punti di contatto con l’arte moderna, Costakis era dotato di un istinto estetico raro. Nel 1946 rimase fortemente colpito da un dipinto di Ol’ga Rozanova, e iniziò così il suo interesse per l’arte sperimentale russa del Ventesimo secolo. Prese contatto con le famiglie, gli amici, i conoscenti degli artisti e gli artisti ancora in vita. Per almeno tre decenni acquisì metodicamente opere dell’avanguardia russa. Negli anni Sessanta e Settanta l’appartamento di George Costakis a Mosca era in collegamento diretto con l’arte proibita dell’avanguardia ed era in sostanza un museo non ufficiale di arte moderna. Intellettuali e artisti ricordano ancora il famoso appartamento in Vernadskij Prospekt che, quasi ogni giorno, attirava una compagnia eterogenea di giovani pittori e studenti, diplomatici stranieri, politici, artisti, scrittori e musicisti. Nel 1977 Costakis lasciò Mosca, donando alla galleria Tret’jakov una parte significativa della sua collezione. Morì ad Atene nel 1990. La parte restante della collezione, che conta 1277 opere d’arte, fu acquistata dallo Stato greco nel 2000 e divenne la collezione principale del museo statale di arte contemporanea di Salonicco. Inoltre la famiglia Costakis offrì in dono al museo l’archivio Costakis, con documenti importanti relativi al periodo dell’avanguardia russa.

Palazzo Chiablese – Piazzetta Reale, Torino; Fino al 15 Febbraio 2015                                                                                                                                                                     Orari: tutti i girni: 10-19.30; venerdì: 10-22.30; martedì: chiuso; biglietteria chiude un’ora prima;                                                                                                            Aperture durante le festività: 24 dicembre e 31 dicembre 2014: 10-14; 25 dicembre 2014 e 1 gennaio 2015: 14-19.30; martedì 6 gennaio 2015: 10-19.30                      Per informazioni: +39 011 579.00.95; sito Internet:  www.mostracostakis.it

Fabio Giuliani

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