Sirmione CENTRODESTRA A META’ 2009

| 17 marzo 2009
sirmione castello

Non rilascia dichiarazioni al riguardo. Anzi nemmeno vuol parlarne. Ma, soddisfatte le regole del ‘bon ton’, non si può ignorare la circostanza che, in sede locale e provinciale, è condivisa la candidatura a sindaco del centrodestra di Alessandro Mattinzoli.

50 anni, single, da 10 coordinatore di Forza Italia e vicesindaco della penisola, Mattinzoli punta , e non è un segreto, a vincere le elezioni e ad assicurare continuità alle due amministrazioni del sindaco uscente Maurizio Ferrari
Sappiamo, è meglio chiarirlo subito, di fare una previsione, con tutti gli azzardi del caso. Perché è nota a tutti la ‘frattura’ che taglia verticalmente il centrodestra sirmionese. I distacchi sono maturati in consiglio comunale proprio all’interno della maggioranza uscente . Hanno sbattuto la porta prima Roberta Bisoli, delegata a commercio e informatizzazione, poi Luca Azzoni con delega scritta ai porti e viabilità del centro e,infine, Patrizia Toniolo. E la situazione di conflittualità non si è certo risolta, anzi si è acuita, negli ultimi mesi. Ne è un esempio lampante la costituzione di due gruppi fondatori del Pdl. Quello ufficiale riconosciuto dai ‘provinciali’ che fa capo ai coordinatori di Forza Italia e An AlessandroMattinzoli e Massimo Padovan e quello ‘promotore’ che vede fra i principali protagonisti l’architetto Antonio Merlin e tantisimi sostenitori elencati in ordine alfabetico su manifesti e volantini, costituito proprio un anno fa. La contrapposizione è fra l’establishment rappresentato dalla giunta uscente e dai partiti e da chi ha assunto posizioni divergenti all’interno degli stessi e chiede rinnovamento . Impossibile dire se, dopo una lunga serie di confronti in atto da mesi, si troverà un’intesa o se si arriverà alla rottura ed alla presentazione di liste contrapposte. Per il momento nemmeno l’impegno del silenzio stampa, rispettato dalle parti, è servito a smussare i contrasti. Che riguardano il rinnovamento , i programmi, la rappresentatività, i simboli, i nomi, le scelte urbanistiche . Insomma com’è facile capire si discute su tutto.
Distanti appaiono in particolare le posizioni sulle candidature e sulle liste, questione che stabilisce chi potrà sedere in consiglio comunale e chi no e dunque quali saranno gli equilibri futuri. I posti disponibili in consiglio sono 16 oltre al sindaco. Quelli che si sono schierati in posizione critica puntano a dividere a metà i 16 posti in lista, 8 per ciascuno , ed a scegliere il candidato sindaco ricorrendo alle ‘primarie’. La parte che fa capo alla maggioranza di Forza Italia propone invece una composizione più articolata che assegnerebbe 1 posto all’Udc, 2 ad An, 1 alla Dc delle autonomie, 3 alla civica del sindaco uscente Ferrari e 3 alla Lega se disponibile. Resterebbero 6 posti per Forza Italia da dividere fra i due schieramenti oltre al sindaco. Il candidato dovrebbe essere scelto dal direttivo di FI d’intesa con la segreteria provinciale. E qui si fa senza tentennamenti o alternative il nome di Alessandro Mattinzoli che sarà il candidato sindaco.
La distanza fra le due proposte inizialmente abissale si è notevolmente ridotta nel fine settimana perchè quelli che possiamo chiamare ‘del rinnovamento’ hanno sostanzialmente accolto la suddivisione proposta da Mattinzoli ma a condizione che venga condiviso il veto sui nomi di due ex assessori che dovrebbero uscire da consiglio comunale o giunta. La decisione definitiva arriverà proprio mentre leggerete questa nota.
Non vorremmo essere cattivi profeti ma sembra proprio che la spaccatura nell’area del centro destra sia destinata ad arrivare fin dentro le urne elettorali. Dove ci si conterà e ciascuno potrà misurare la forza e la condivisione delle proprie proposte. Anche se non è detta l’ultima parola. Perché in politica tutto è possibile.

Di: Ennio Moruzzi

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