Sirmione ADDIO A MANFREDO DI COLLALTO

| 29 luglio 2004

La morte di Manfredo di Collalto
PRINCIPE DI LAVORO E DI STILE


Presidente delle Terme di Sirmione, si distinse per il suo raffinato e vivace impegno imprenditoriale 


Fuga verso il cielo per il Principe Manfredo Collalto. Distacco dalle cose terrene per il Presidente delle Terme di Sirmione, uomo capace di unire all’indiscussa capacità imprenditoriale, quello stile raffinato e classico di regale nobiltà. E in un modo ridotto oggi all’esegesi minimale di educazione e rispetto, è importante, nell’attimo tragico della dipartita, ricordarne l’illuminato esempio. Una storia d’altri tempi la sua. Vicenda umana partita da una delle famiglie più antiche e nobili d’Europa. Il principe Manfredo naque infatti a Vienna nel 1932. Una secondogenitura la sua, generata dal Principe Ottaviano e dalla Principessa Maria Camilla Windsch – Greatz, di origini ungheresi. Alveo mitteleuropeo e cadenze di nobiltà ne raccontano l’infanzia trascorsa nei possedimenti di famiglia in Moravia. Poi finisce la guerra. E l’Unione Sovietica occupa i territori abitati in gioventù. Manfredo con i genitori e le sorelle Alessandra e Cecilia si trasferisce a Venezia. La città mitica dei commerci lo accoglie e ne valorizza le capacità professionali, evolute fino al 1976 all’interno della Direzione Generale della Società Adriatica di Navigazione Adriatica. Un incarico che lo porterà a viaggiare per tutto il mondo. Nel 1959, come in ogni bella favola principesca, sposa Trinidad Castello Y Moreno dei Marchesi de Jura Real. Un amore importante e durato tutta la vita. Nel 1976 si trasferisce definitivamente a Susegana, per affiancare lo zio e padre adottivo Conte Rambaldo nella conduzione dell’azienda agricola di famiglia. Grazie al Principe Manfredo il rilancio dell’attività è deciso. La rinomata cantina diventa in poco tempo simbolo e vanto prestigioso del territorio. Un impegno leale ed appassionato che nel 2001 frutta a Manfredo Collalto il titolo di Cavaliere del Lavoro. Dal 1983 assume la carica di Presidente della Società Terme Grandi Alberghi, un’azienda che oggi gestisce, anche grazie alle capacità innovative del Principe, due stabilimenti termali, tre alberghi ed ha recentemente rimodernato le strutture realizzando Aquaria, esclusivo centro benessere incastonato al centro della perla del lago. Molto altro ancora ha rappresentato il Principe Manfredo Collalto. Viene in mente il suo impegno per la ricostruzione di Castello San Salvatore, antico edificio distrutto durante la Prima Guerra Mondiale e riportato nel 2003 agli antichi fasti. Passano per la mente i suoi amori per il volo, per i cavalli e per il mare. Ed ancora la sua capacità raffinata di trattare le problematiche in azienda, con quel garbato metodo di intervento che aggiungeva tonalità sentimentali e delicate alle complesse vicende legate al mondo del lavoro. Con poche parole la definizione del Principe Manfredo Collalto è quella di uomo di stile. Intendendo con stile quel plus impercettibile che infonde carisma spontaneo al singolo individuo. Ma la storia continua. Con le cinque figlie che proseguono nell’avvincente sentiero di crescita tracciato dal padre. E continua in quel primo piccolo nipote maschio, Emmanuel, pronto con la vivacità dell’infanzia a ridare tono a un do di petto stilisticamente impostato e solo per un attimo in silenzio per dare lustro al prezioso ricordo di una favola esistenziale che supera le convenzioni del tempo.

Di: Giuseppe Rocca

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