SECONDO ALBUM PER ALAN ZAMBONI

| 1 giugno 2006

MISE EN ABYME
Pubblicato lo scorso gennaio il disco del cantautore desenzanese d’adozione, ma bresciano di nascita

Si tratta di 12 brani o meglio, di poemi, spaccati di realtà, nei cui passaggi ci si riconosce e si scopre qualcosa in più sull’artista trentenne che con passione, mista qualche volta ad emulazione, ha sfornato un piacevole prodotto. La realizzazione di Myse En Abyme, oltre ad essere un’interessante lavoro da scoprire e riscoprire ad ogni ascolto, è un fiducioso binomio tra giovani emergenti e professionisti ormai affermati. Tanto di cappello quindi ad artisti come Sandro Gibellini, Riccardo Biancoli, Marco Micheli, Oscar del Barba, Arki Buelli, Kyle Gregory, Guido Bombardieri, tra i più prestigiosi in campo jazz, che collaborano, sostengono e credono in ragazzi come Alan. Zamboni coltiva da tempo la passione per la musica d’autore: appena ventenne eseguiva già concerti con cover band universitarie in teatri e palazzetti. Difficile immaginare un ragazzino così appassionato alla musica d’autore, un po’ per la complessità dei testi e dei concetti nascosti dietro a parole a volte troppo pesanti e metaforiche, e un po’ per la naturalezza con cui i giovani normalmente si avvicinano ad altri generi, più leggeri e quindi meno impegnativi. Ma non è il caso di Alan, che anzi, insaziabile di questo genere musicale, ha deciso di sperimentare suoni propri e di intraprendere quindi il grande passo: lasciare la propria impronta alla stregua dei mitici, grandi cantautori. E c’è da ben sperare, Zamboni ha partecipato alle selezioni tra i primi dieci finalisti del Premio Nazionale di Musica d’Autore ed ha ottenuto l’inserzione di alcune sue liriche nell’antologia del Premio Internazionale di Poesia Age Bassi 2002. E’ anche arrivato secondo con un racconto al Concorso Internazionale di Narrativa Guido Gozzano e ha vinto nella categoria Poesia in Musica del Premio Internazionale di Poesia Nosside. Se non è un buon inizio…

Di: Roberta Cottarelli

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