San Felice del Benaco(BS) AFFINCHÉ L’ACQUA SCORRA

| 3 agosto 2009

Pulita e monitorata a dovere negli acquedotti di Garda e dintorni 2009

Riaperti i rubinetti a San Felice del Benaco, ma la questione ha risvegliato la voglia di attenzione per un bene prezioso, che in altre zone di lago e dintorni offre concrete garanzie di sicurezza e potabilità del prodotto. E intanto Lega Ambiente promette impegno d’indagine e monitoraggio propositivo su efficienza e funzionalità delle reti idriche locali.
Fine dell’emergenza acqua a San Felice del Benaco. Problema risolto e con qualche precauzione di base i rubinetti possono essere riaperti per l’utilizzo potabile domestico. Con la garanzia dell’acqua da parte degli organi competenti, restano comunque le scie delle polemiche, delle richieste di risarcimento danni e delle mobilitazioni popolari tramite raccolta per chiedere spiegazione di quel che è accaduto. Mentre Lega Ambiente, su iniziativa del Presidente del Circolo Garda Bresciano Paolo Bonsignori, promette impegno d’indagine e monitoraggio propositivo su efficienza e funzionalità delle reti idriche locali, unitamente all’intenzione di organizzare, in occasione dell’iniziativa di monitoraggio Garda della Goletta dei Laghi, un incontro sulle tematiche di acque ed acquedotti proprio a San Felice. Qualche dubbio sulla sicurezza e garanzie delle condutture ha inoltre percorso altri ambiti geografici del territorio. A Vello di Marone sul lago d’Iseo il problema pericolo – batterio si è riproposto ed ora risulta sotto controllo. E intanto sul web anche un blog ha raccontato passo dopo passo la vicenda acquedotto inquinato. Insomma l’effetto San Felice ha alzato notevolmente il livello di guardia percettivo sull’acqua e le sue problematiche. Prendiamo queste conclusioni come un fatto positivo. Da anni si insiste nel divulgare una certa attenzione al prodotto acqua. Bene preziosissimo del quale spesso approfittiamo con leggerezza. E intanto a San Felice si attende la visita del Governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni che ha promesso il suo personale interessamento alla questione idrica sanfeliciana. Una certa sicurezza arriva dai dati riferiti all’acquedotto di Desenzano “Noi disponiamo di un impianto in località Montecroce – spiega il dirigente responsabile dei lavori Pubblici del Comune, Lorenzo Peretti – con trattamento all’ozono. Viceversa vicino al lago è operativa una cabina che tratta l’acqua con biossido di cloro. Il metodo è lo stesso utilizzato a San Felice, la differenza sta nella profondità del pescaggio, per noi a circa 62/63 metri in mezzo al lago, dove sono presenti molte correnti e sul fondo non ci sono depositi. Viceversa a San Felice si preleva a 40 metri all’interno di una baia chiusa”. Oggettiva diversità di condizioni dunque, aldilà del tipo di depurazione in ogni caso approntata in ambedue le situazioni con correttezza. Non mancano altri esempi che chiariscono ulteriormente le dinamiche metodologiche di potabilizzazione dell’acqua. A Gardone e Salò l’acquedotto attinge a sorgenti di assicurata purezza. Anche in queste località gardesane le possibilità di rischio inquinamento sono inferiori. Ulteriore tranquillità alle popolazioni locali sono le recenti iniziative di erogazione dall’acquedotto di acqua potabile anche gassata nei cosiddetti “punti acqua”, come quelli di Toscolano, Padenghe e Polpenazze. Le code per prelevare gratuitamente frizzante, naturale e refrigerata sono riprese dopo qualche perplessità suscitata dalla vicenda di San Felice. Nei prossimi mesi ne verranno aperti molti altri (tra questi Soiano e Bedizzole) per rinnovare una diffusa consapevolezza del valore del prodotto pubblico. A Toscolano si punta fra l’altro ad una riduzione dello scarto delle bottiglie di plastica del 50%, con un risparmio annuo per le famiglie quantificato dagli esperti della Provincia in 300 euro. Fin qui le note positive che comunque non fugano ogni dubbio. Le questioni sollevate dall’ Associazione San Felice più Felice (richiesta pubblica di chiarimenti da parte degli organi competenti e di risarcimento per i danni subiti dall’economia locale) proseguono anche dopo il superamento dell’emergenza. “Intendiamo organizzare un incontro sulle tematiche che riguardano l’affidabilità degli acquedotti – annuncia Paolo Bonsignori, Presidente di Lega Ambiente del circolo Garda Bresciano che va da Sirmione alla Valtenesi – lo faremo nell’ambito delle iniziative già in corso riferite all’attività della Goletta dei Laghi, che come ogni anno monitorizza su iniziativa di Lega Ambiente la balneabilità delle acque dei grandi specchi d’acqua italiani. Credo sia infatti importante lanciare una campagna di impegno e di indagine propositiva, oltre che sulla pulizia delle acque del lago, anche sull’efficienza e la funzionalità delle diverse reti idriche del territorio”. Che l’acqua certificata dunque scorra.

Di: Giuseppe Rocca

Commenti

×