Salute e benessere LA SALVIA

| 1 agosto 2006

Un’erba sacra nel mio orto?
Salvia deriva dal latino “salus salvus” ed è proprio così, in buona salute e sani, che dovremmo conservarci nel tempo.

La longevità è un bel traguardo, se ci si mantiene nel miglior stato possibile e chi lo avrebbe mai detto che nell’orto/giardino di buona parte dei nostri lettori quasi per certo dimora una piantina così straordinaria e nel contempo così poco apprezzata come la salvia? In fondo la si interpella solo per far compagnia a qualche succulento arrosto o per insaporire, come se ce ne fosse bisogno, lo spiedo, ma quanti conoscono le sue performance nei campi più disparati? In uso nelle cucine dal 1200, anticamente questa pianta nativa dell’Europa meridionale era considerata addirittura sacra. Detta anche tè della Grecia, la salvia è oggetto di proverbi e leggende originali. “Salvia in orto, salute in corpo” è cosa risaputa. Più curioso il detto che interpreta la presenza di piante forti e robuste di salvia nel giardino di casa come il segnale che la proprietaria è donna di grande potere ed autorità. Viceversa, se la salvia è ridotta a rametti moribondi, si prevedono cattivi affari. Si narra che le sue notevoli qualità di curare e “salvare” chi la mangiava nacquero da una leggenda che ha come protagonista la Madonna in fuga. Alla sua richiesta di protezione, rivolta alle piante, rispose solo la salvia, sotto il cui fogliame Maria trovò rifugio. Sta di fatto che le nostre nonne la utilizzavano come regolatore naturale per i flussi mestruali e per contrastare i disturbi dell’età femminile più delicata (conosciuta oggi come menopausa) grazie alla presenza di un vero e proprio ormone, vegetale sì, ma estremamente simile alla follicolina. Ora, se vi state precipitando in mezzo alle verzure di casa vostra per cibarvi avidamente di questa panacea, vi informiamo per dettaglio che le sue proprietà spaziano dalla digestiva alla balsamica, dall’antisudorifera alla ipoglicemizzante. E’ un ottimo antinfiammatorio, antispasmodico, diuretico, è indicato per contrastare i problemi legati all’impotenza e al nervosismo, contro il tabagismo e la melanconia. Non abbiamo ancora finito l’elenco (infinito): cicatrizza, cura le infreddature, calma la diarrea, è efficace in presenza di afte, dermatiti, ulcere, eczemi. Insomma, chi più ne ha più ne metta. E se non bastasse, protegge i vostri abiti e dà la fuga alle tarme. Era considerata la pianta dell’immortalità, poiché le si attribuivano, e non è difficile crederci stando alle sue molteplici virtù, il potere di allungare la vita. I druidi, profondi conoscitori delle proprietà benefiche delle erbe officinali, la consideravano essenziale in ogni cura, anche per favorire concepimento e parto. Concludiamo regalandovi una semplice ricetta che esalta la bontà di questa pianta, augurandovi tanta salute e … tanta salvia!

LA RICETTA DELLA SALVIA FRITTA: 

Una ventina di foglie grandi e sane, farina 200 gr. c.a, acqua minerale gasata fredda q.b., sale, olio per friggere. Preparare la pastella con la farina, l’acqua e un pizzico di sale. Lavare e asciugare delle foglie di salvia fresche e grandi. Quando l’olio è caldo, intingere le foglie nella pastella, tenendole per il picciolo, e friggerle. Sgocciolarle sulla carta assorbente e spolverare di sale. Servirle calde e fragranti con un buon vino bianco secco e fresco.

Di: Elena Pellegrini

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