Salute e bellezza DALLA RIVIERA DEI LIMONI UN VERO TOCCASANA

| 1 giugno 2006

Con l’avvicinarsi della bella stagione, volete provare la via del limone per rimettervi in forma? 

Ogni mattina spremere sino all’ultima acidulissima goccia, questo toccasana naturale, sottoponendosi a trasfigurazioni facciali alla Man Lo e a contorsioni dello stomaco degne di un circense.
Si tratta di un metodo disintossicante in gran voga che prevede l’assunzione graduale del limone, partendo da uno sino ad un massimo di sette frutti per poi procedere a ritroso, ottimo per purificare il sangue, ma altrettanto micidiale per infeltrire il nostro povero palato.
Ma sappiamo fino in fondo che straordinaria risorsa giace solinga nel fondo del nostro frigo, consultata quasi esclusivamente per performance culinarie come le scaloppe o il pollo per l’appunto al limone o per far compagnia alle prime fragole?
Eh già, perché se abbiamo chiesto soccorso al limone in extremis, reduci da una colossale sbornia dopo l’addio al celibato dell’amico del cuore, bevendolo con nero caffé – e non si sa se a fare effetto sia l’intruglio di per sé o lo sconvolgente sapore che ne esce – forse molte altre virtù di questo gioiello vegetale ci sfuggono ancora.
Le meraviglie del paesaggio del Garda ci suggeriscono che da noi il limone ha dimorato a lungo e la cosa sorprende parecchio, visto che questi agrumi si associano ai climi e ai territori del Mediterraneo. Quando si pensa al biondo frutto del sole, è la conca d’oro sicula più che le sponde del Benaco ad essere evocata dalla nostra memoria. E’ quindi curioso ed interessante intraprendere un piccolo viaggio attraverso le limonaie del Garda per scoprire il loro perché e poi riprendere piacevolmente il nostro percorso salutistico fra gli spicchi del limone. Pensate che le limonaie del Garda sono una preziosissima testimonianza di un’architettura rurale tipica del paesaggio dell’Alto Garda che ha rappresentato sin da tempi molto passati – si parla del XIII secolo – una delle principali fonti di sostentamento delle popolazioni autoctone che ne fecero un florido commercio, esportando limoni, cedri, aranci dolci, aranci amari, pompelmi, mandarini, pummeli, limette e bergamotti soprattutto in Europa Centrale. Di fatto sono le coltivazioni di agrumi più settentrionali del mondo; il clima mite e straordinariamente temperato del lago hanno reso possibile una coltura così inusuale che, leggenda vuole, fu introdotta dai frati francescani del convento di San Francesco di Gargnano. Ma, tornando a bomba, che effetti ha sulla nostra salute l’assunzione regolare di questo straordinario frutto? Come anticipato, il limone scioglie letteralmente nel sangue i grassi e le tossine in eccesso, aumenta le nostre difese immunitarie, favorisce la digestione, conferisce alla nostra mente maggiore capacità di concentrazione. Nelle mezze stagioni, ammesso che esistano ancora, è il migliore alleato per “ricaricarsi”. Il suo estratto, infatti, è un potentissimo antiossidante, ovvero un valido strumento per rallentare l’invecchiamento delle cellule. Della vitamina C si decantano le virtù per mari e monti, quindi, prima di partire per mari e monti, cerchiamo di darci una bella riassettata, proprio come quando si fanno le pulizie di primavera, trangugiando succo di limone a nastro. Poi, garantito, non vi ferma più nessuno!

Di: Elena Pellegrini

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