Rovereto (TN) IL BELLO E LE BESTIE.

| 1 marzo 2005

Metamorfosi, artifici e ibridi, dal mito all’immaginario scientifico.

Una rassegna che illustra, partendo dalla mitologia classica alle manipolazioni genetiche dell’età attuale, l’ibrido come incrocio tra umano e animale, spirituale e carnale, visto soprattutto a livello psicologico-mentale.
Si inizia dalla seconda metà dell’Ottocento per arrivare, scandagliando diverse correnti artistiche, a prendere in considerazione le tendenze più recenti, considerando settori del sapere e della comunicazione quali letteratura, cinema, spettacolo, oltre che campi come scienza e genetica. Nelle sale del secondo piano del complesso espositivo ci confrontiamo quindi con creature legate, come detto a figure mitologiche o ai fantasmi dell’inconscio, “mostri” che da secoli abitano l’immaginario collettivo. Circa centoottanta opere documentano e sintetizzano due secoli di arte visiva, dal Simbolismo alla contemporaneità con artisti importanti e di conosciuta fama, come, tra altri, Gustave Moreau, Rodin, Max Klinger, Odilon Redon, Giorgio De Chirico, Margritte, Picasso, Bacon, Frida Kahlo, Francesco Clemente, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Cattelan, fino ai lavori più recenti di Luigi Ontani. Accanto a questi vi sono anche reperti più antichi che evocano, in questo percorso, i riferimenti culturali della produzione artistica occidentale sul tema del ‘divenire animale’ : vasi e bronzetti greci e romani raffiguranti miti e leggende, poi, proseguendo nel tempo, le incisioni di Albrecht Durer, l’Arcimboldo, il famoso ‘Ritratto di Antonietta Gonzalvus’, di Lavinia Fontana, Annibale Carracci, le pungenti incisioni di Goya. Essenziale nella mostra è la presenza di tre dipinti di Francis Bacon: il filosofo Gilles Deleuze legge nell’opera del grande artista inglese una speciale consapevolezza dell’essere umano, che lo imparenta con l’animalità, la perdita di controllo razionale sulla corporeità e gli istinti. Ed è proprio da questi concetti e interpretazioni che si sviluppa l’iniziativa degli organizzatori: il ‘Bello’ rappresenta la bellezza ideale, platonica, oggetto di ricerca di artisti ed esperti di estetica, bellezza spirituale, assoluta, mentre le ‘bestie’ rappresentano la molteplicità del reale, la ‘non-coscienza’, l’opposto di ogni concetto idealistico. Siamo posti di fronte ad un argomento difficile, complesso ma, al tempo stesso, pieno di fascino e di stimoli in quanto veniamo condotti in un mondo dove agisce il ‘perduto dell’uomo’.
Mart Rovereto , Corso Bettini 43 Rovereto (TN) Infoline:800-397760;0464/438887; www.mart.trento.it Orari10-18 ; venerdì 10-21; chiuso lunedì


Di: Fabio Giuliani

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