Rosanna, la più bella: insegnante da ricordare

| 14 settembre 2015
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Dal 3 luglio 2015 riposa nel camposanto di Cervo Ligure, paese d’origine della sua famiglia, Rosanna Ramondo, protagonista e testimone, insieme ad alcuni insegnanti coraggiosi, del notevole sviluppo, fin dagli anni ’50 dello scorso secolo, delle scuole superiori a Desenzano del Garda.

Molto giovane, minuta e bella, sempre inseguita dallo sguardo di alunni e colleghi, Rosanna iniziò a insegnare italiano e storia nell’anno scolastico 1953/54 all’Istituto Tecnico Commerciale di Desenzano, allora in via Carducci. Con passione preparava le lezioni e sapeva trasmettere agli studenti con chiarezza e trasporto gli autori anche più ostici come i poeti barocchi del ‘700. Persona semplice, ma di profondo spessore culturale e umano, ha dedicato tutta la sua vita alla preparazione culturale e alla formazione umana degli alunni, attenta ai valori etici e ai problemi dei giovani. La ricordiamo in particolare quando, coordinatrice di una classe quinta, ascoltava le osservazioni dei colleghi su ciascuno studente e stilava profili più che accurati, che poi sarebbero stati presentati alla commissione esaminatrice. Gli alunni la seguivano con grande fiducia. Passati gli anni dopo il diploma, non pochi la inviteranno al loro matrimonio. Negli incontri degli ex-studenti era oggetto di sentita riconoscenza oltre che di ammirazione per l’elegante portamento che sempre l’aveva caratterizzata. D’animo generoso, in prima persona s’impegnava nelle campagne promosse dall’A.I.R.C. e da altre fondazioni per la ricerca, offrendo ai passanti arance o fiori; il ricavato della vendita veniva devoluto, una volta conteggiato con scrupolo, all’ente organizzatore. Amava i viaggi, fatti per lo più con la sorella Resy o con amici, che la portavano ad accostare e a conoscere culture diverse. Si preparava sempre accuratamente e, arrivata nel paese prescelto, fosse esso il Messico o il Perù o altro, osservava tutto con curiosa attenzione, cercando di cogliere ogni particolare, che sarebbe diventato occasione a casa di uno studio approfondito per sé e per i suoi studenti. Spesso stendeva una relazione precisa del viaggio che veniva pubblicata sul giornale locale del suo paese natale. Ora è a Cervo Ligure, il paese di famiglia tanto amato, ove ogni estate andava a soggiornare per un breve periodo nella villetta dei suoi, a picco sul mare. Le piaceva camminare lentamente nei ‘carrugi’ del borgo arroccato sulla collina. Qui amava seguire ogni estate le serate di musica classica, dove erano chiamati a esibirsi artisti di elevata bravura e di indubbia fama. Acquistava regolarmente i biglietti con largo anticipo ed era solita occupare con la sorella i posti in prima fila. Ai musicisti e cantanti famosi richiedeva alla fine dei concerti un autografo.

 

di Angelo Lizzeri & Co

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