ROBERTO FABBRICIANI ghiacciai in estinzione

| 1 aprile 2007

Uno dei più grandi flautisti del Novecento, crea un’opera visionaria, prendendo spunto da sei più grandi ghiacciai esistenti al mondo. L’idea generale è quella di descrivere attraverso il suono un fenomeno naturale antico e di assoluta maestà quale la glaciazione e la sua impetuosa avanzata (o, se preferite, la sua fine). I grandi ghiacciai, giganti gelidi eppure vivi e palpitanti, si muovono, scricchiolano, rombano minacciosi, temibili e immensi, sottoposti ad un eterno mutamento. Fabbriciani utilizza solo un flauto iperbasso, il più grande della famiglia dei flauti, sorta di inquietante mostro sonoro che può emettere soffi, crepitii, sbuffi, colpi, vibrazioni inudibili, multifonie, scrosci, gorgoglii, sfregamenti e un intero campionario di effetti mai sentiti prima. Tutto senza alcuna trasformazione elettronica, completamente al naturale. Mistero e suono allo stato puro. La visionarietà del lavoro richiederebbe tuttavia la presenza delle immagini dei ghiacciai evocati, per realizzare uno spettacolo realmente incandescente.

Di: Raggi

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