Riva del Garda (Trento): TRA ARTE E FOTOGRAFIA IL MUSEO ALTO GARDA SEMPRE ALLA RIBALTA

| 31 ottobre 2017
MAG 2017 - 5

Dopo il successo della prima edizione ritorna, dal 4 al 6 Novembre, al Parco Lido della bella città trentina “GardaconGusto”, tre giorni interamente dedicati ai prodotti del territorio del Garda Trentino. Un viaggio nel gusto con la carne salada, specialità tipica trentina a marchio De.Co., l’olio extravergine d’oliva, vino, salse, verdure da scoprire in antiche ricette e rivisitazioni, il villaggio delle Vie del Gusto dove conoscere, degustare ed acquistare i prodotti, laboratori tematici, showcooking ed ospiti d’eccezione, come Simone Rugiati. Chi si trovasse da quelle parti, fino al giorno prima della chiusura avrà un’ottima occasione per visitare la Pinacoteca Civica, situata proprio in riva al lago, e farà in tempo a visitare alcune interessanti mostre temporanee che concluderanno la stagione espositiva per il 2017 in questa importante istituzione museale.

Vediamole in sintesi una per una.

“Sguardi Gardesani” è stato un progetto del Museo Civico di Riva del Garda (oggi MAG Museo Alto Garda) che ha prodotto nel corso del decennio a cavallo tra il Novecento e il Duemila cinque mostre ed altrettante pubblicazioni. Dal 1997 al 2007 sono stati invitati, per le cinque edizioni realizzate, dieci fotografi di fama internazionale i quali, in un confronto a due, hanno documentato ed indagato attraverso le loro visioni diversi aspetti del paesaggio gardesano. Nell’ordine, Gabriele Basilico e Massimo Vitali, John Davies e Martin Parr, Vincenzo Castella e Toni Thorimbert, Jordi Bernadó e Luca Campigotto, Mimmo Jodice e Bernard Plossu. A dieci anni dall’ultima campagna fotografica il MAG propone un nuovo progetto pluriennale sulla fotografia d’autore volta a indagare il paesaggio contemporaneo nella zona del lago di Garda. Con i lavori di Edoardo Delille, Gabriele Galimberti e Paolo Woods, il MAG inaugura un nuovo percorso espositivo ed editoriale, chiamato per continuità con l’esperienza stessa del museo “Nuovi sguardi gardesani” curato dalla storica della fotografia e photo-editor Giovanna Calvenzi. “Se nei loro progetti precedenti il linguaggio utilizzato dai tre autori tendeva a essere simile, in un dialogo di visioni e di punti di vista, sul Garda ognuno ha scelto un diverso modo di raccontare. Le immagini di Edoardo Delille si concentrano sulla sospensione e sul ritratto, giocano  sulla complicità con i suoi soggetti. Gabriele Galimberti utilizza il linguaggio della fotografia di interni per mettere in scena una rappresentazione nella quale il lago e gli agenti immobiliari si contendono il ruolo di protagonista. Paolo Woods realizza immagini secondo la lezione classica della fotografia di paesaggio in grande formato, nella quale i dettagli, nitidissimi, sono da scoprire nelle zone coperte dall’ombra che come una spada sembra sezionare le vallate. Il loro contributo ci regala modi nuovi e diversi di leggere il territorio, ci aiuta a vedere quello che quotidianamente non vediamo, ci insegna anche a sorridere di quello che osserviamo attorno a noi.”

 

“Altitudini della visione. Il digradare del paesaggio dalle Alpi al Garda. Fotografie 1880-1930”

Un nuovo allestimento (a cura di Weber+Winterle) rivisita il piano terra del Museo di Riva del Garda, ideato per accogliere progetti legati alla fotografia e al video e pensato per dialogare con le suggestioni del paesaggio lacustre che penetra dall’esterno, il quale richiama lo sguardo ai suoi particolari, così come alla sua infinitezza di limiti e orizzonti, non solo geografici. Il primo progetto che si inserisce in questa nuova “scenografia” è un percorso che racconta per immagini la discesa dalle cime più alte delle Alpi e Dolomiti al lago di Garda, attraverso una selezione di fotografie del periodo 1880-1930 provenienti dall’archivio del MAG e un filmato del 1912 di Pietro Marelli, “Bellezze Italiche. Trento e dintorni”, restaurato dalla Fondazione Cineteca Italiana. Iniziativa a cura di Layla Betti.

 

“La figurazione del paesaggio. Affinità di vedute in Pinacoteca”

Il riallestimento della Pinacoteca del Museo di Riva del Garda, iniziato nelle scorse stagioni e volto a valorizzare la tematica del paesaggio presente nelle opere delle collezioni, prosegue nel 2017 verso il rafforzamento di tale focus che si dipana lungo le sale dell’intero primo piano del Museo, rivisitando il percorso ed esponendo le nuove acquisizioni insieme ad alcuni storici pezzi riportati alla luce dai depositi.

La Pinacoteca si arricchisce di nuove opere recentemente acquisite dal MAG, come l’olio su tela di Giuseppe Canella “Limone lago di Garda” (1845) o la “Veduta dal castello di Arco” di Anton Hlavacek (1880), e di dipinti e fotografie storiche raffiguranti i paesaggi gardesani di fine Ottocento e inizi Novecento, provenienti dagli archivi del Museo. Una nicchia completamente riallestita è inoltre dedicata alla pittura del Novecento rivano, rappresentata qui da due artisti nati a Riva del Garda a fine Ottocento, di cui il MAG detiene un importante patrimonio. Si tratta di Luigi Pizzini (1884-1977), paesaggista e ritrattista, e Umberto Maganzini (1894-1965), esponente del movimento futurista insieme al conterraneo Depero e successivamente dedicatosi alla rappresentazione figurativa del reale.

In Pinacoteca rimane sempre allestito il nucleo storico con le opere cinquecentesche del misterioso Monogrammista FV e dello scultore Maffeo Olivieri, per giungere all’epoca barocca che vide a Riva del Garda la presenza di uno dei maggiori esponenti della pittura seicentesca italiana, il lucchese Pietro Ricchi. Sono esposte anche le opere del più importante artista del neoclassicismo trentino, Giuseppe Craffonara, ed è rappresentato il salotto letterario di Andrea Maffei, con i capolavori ottocenteschi di Francesco Hayez e Vincenzo Vela.

 

“Segantini e i suoi contemporanei. Temi e figure dell’Ottocento”

Le sale della Galleria Civica ‘G. Segantini’ di Arco – da alcuni anni unite alla Pinacoteca di Riva a formare il MAG Museo Alto Garda –  si rinnovano con un aggiornamento delle collezioni e dei prestiti.

Curata da Alessandra Tiddia del Mart di Rovereto, con il quale il MAG porta avanti dal 2015 il progetto espositivo e di ricerca “Segantini e Arco” (www.segantiniearco.it ), città natale del grande pittore divisionista.

Attraverso tre nuclei tematici – “Il paesaggio”, “Figure dell’infanzia”, “Figure femminili” – il percorso espositivo affronta il confronto fra le opere di Segantini, rese celeberrime dall‘azione capillare ed intensa delle riproduzioni fotomeccaniche, e i lavori degli artisti trentini a lui contemporanei fra cui, ad esempio, Andrea Malfatti, Eugenio Prati, Bartolomeo Bezzi. Il paesaggio, la figura infantile e quella femminile sono i temi maggiormente indagati dalla produzione artistica di fine Ottocento, fino a diventare dei veri e propri generi. L‘antica suddivisione per generi della pittura informa il sistema dell’arte per tutto il XIX secolo, dalle aule dell’accademia alle sale espositive. Ciò vale anche per la pittura di Segantini: i suoi lavori giovanili si concentrano soprattutto sulla natura morta, molto richiesta dalla committenza borghese, per poi passare al ritratto e da qui all’ambientazione della figura nella natura, resa attraverso brani paesaggistici magistrali, dove il naturalismo delle forme si fonde con il simbolismo degli impulsi e dei fermenti propri delle forze della natura. È nella rappresentazione segantiniana della figura femminile, sia in forma di Dea Cristiana sia di Angelo della Vita, o di nudo immerso nella natura come in Vanità, che però meglio si coglie il passaggio ad una nuova concezione ideista dell’arte, un’ anticipazione verso l’arte italiana del primo Novecento.

Tutte le mostre descritte terminano il 5 Novembre 2017.

MAG Museo Alto Garda – Piazza Cesare Battisti 3/a, Riva del Garda (Trento); Orari: da martedì a domenica 10-18; Tel. 0464 573869; Galleria Civica ‘G. Segantini’ – Via Segantini 9, Arco (Trento); Tel. 0464 583653

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Fabio Giuliani

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