Pozzolengo: ONORE AL LUGANA

| 31 dicembre 2006
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Impegno e passione in nome del Lugana: nella splendida cornice della Tenuta Roveglia a Pozzolengo, di cui è Direttore da 21 anni, abbiamo intervistato Paolo Fabiani Presidente al secondo mandato dell’importante Consorzio Tutela Lugana D.O.C.

I l Consorzio nasce negli anni novanta dalla volontà di alcuni produttori di creare qualcosa di importante per promuovere e valorizzare il prodotto, il territorio e l’attività viticola della Lugana che comprende i comuni di Peschiera, Sirmione, Desenzano e Lonato. L’idea precisa era quella di potenziare sempre di più il gruppo per valorizzare ciò che stavano producendo, anche attraverso la Stella del Garda che da più di vent’anni rappresenta il riconoscimento per le aziende più meritevoli. Il Lugana ottiene la D.O.C. (Denominazione d’Origine Controllata) nel 1967 ed è una delle prime a livello nazionale. Attualmente i soci, divisi in produttori, vinificatori e imbottigliatori, sono circa 100 e le cantine presenti una sessantina. Se parliamo di cifre la superficie vitata si aggira intorno ai 750 ettari di cui la maggior parte a lugana e una piccola superficie dedicata al lugana superiore. Le bottiglie vendute sono circa 6 milioni di cui il 90% è di lugana, il 5% di lugana superiore e il restante 5% di spumante. Abbiamo chiesto al Presidente Paolo Fabiani di parlarci delle caratteristiche principali di questo vino. Paolo Fabiani: “Esistono tre tipi di Lugana: Lugana doc, Lugana Superiore nato nel 98 come ulteriore qualificazione di questo prodotto e Lugana Spumante realizzato con il metodo classico o il metodo charmat. La caratteristica principale del Lugana ritengo sia quella dell’unicità del vino che si lega in maniera indissolubile al territorio. Infatti la natura argillosa e calcarea del terreno è abbinata ad un vitigno dall’identità precisa. Abbiamo fatto richiesta di cambiare il nome di questo vitigno non più come sinonimo di Trebbiano di Soave o Verdicchio ma come Trebbiano di Lugana in purezza o Turbiana. Altro dato da non tralasciare è il microclima di quest’area dato anche dalla vicinanza del lago che rappresenta un ottimo bacino termoregolatore. E’ un vino che ha molto corpo, struttura, buona acidità e per le caratteristiche di base può resistere nel tempo” Come giudica la vendemmia di quest’anno? Visto le annate difficili degli ultimi tempi possiamo affermare che quella del 2006 è la migliore in assoluto da vent’anni a questa parte. Le premesse per un’annata eccezionale ci sono tutte ora sta a noi cercare di gestire al meglio queste potenzialità. Quali sono le principali novità riguar danti il Consorzio e quali le strategie per promuovere il Lugana sia sul nostro territorio che fuori di esso? Il Consorzio ha una sede di rappresentanza a Sirmione e se si rispettano i tempi previsti prima di Natale inaugureremo una nuova sede anche operativa a Peschiera all’interno della Vecchia Caserma dell’Artiglieria dove verrà aperta l’enoteca del Lugana che ospiterà i vini di tutte le aziende associate e dovrà diventare un punto di forza importante di promozione. Questa prima inaugurazione sarà rivolta esclusivamente ai soci e alle autorità e probabilmente in occasione del Vinitaly avverrà l’inaugurazione ufficiale rivolta ai media. Sul territorio stiamo affrontando un lungo e complesso lavoro di demarcazione cartellonistica per creare un unico messaggio di promozione che identifi- chi e delimiti l’area produttiva. Inoltre non dimentichiamo la partecipazione ad eventi fieristici di settore come Vinitaly, Prowein di Dusseldorf e Aliment che permettono di promuovere il nostro vino che ad oggi è conosciuto in tutto il mondo. La nostra fortuna e forza è quella di avere un gruppo di consiglieri abili e preparati che mi hanno supportato fino ad oggi in modo energico e dinamico. Siamo un gruppo molto affiatato che opera unito per il fine comune.

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