POTATURA DOC PER OLIO DOP

| 16 settembre 2017
lungolago foto alto

Promosso dal Consorzio Olio Garda Dop nell’ambito delle diverse iniziative di sostegno e sviluppo delle produzioni locali, il “Bargioni” ha visto il successo del valtenesino Rossato.

La tradizione del coltivare e produrre olio. A cui si aggiunge la maestria nell’arte della potatura. Elementi qualificanti messi in mostra ormai con grande continuità divulgativo produttiva dal Consorzio Olio Garda DOP. L’organizzazione del premio Giorgio Bargioni, che incorona il miglior potatore del prezioso arbusto, ben rappresenta l’intensità attivamente cooperante di questa istituzione. Il 2017, anno della seconda edizione, ha visto il successo del valtenesino di Soiano del Lago Luca Rossato. Quarantadue anni, una laurea in economia, di professione assicuratore, già collaboratore in gioventù di Dipende Giornale del Garda, ma esperto potatore per passione, ha migliorato il terzo posto raggiunto nel 2016. A seguire, Luca Giarola di Cavaion Veronese e Pietro Paggi di Bergamo. Il Concorso di Potatura “Giorgio Bargioni” agronomo antesignano di insegnamenti e sostegno ai produttori gardesani, è rivolto infatti agli olivicoltori delle regioni Lombardia, Veneto e Trentino. L’importanza della potatura viene riassunta efficacemente da Laura Turri, Vice Presidente del Consorzio Olio Garda Dop che spiega.

“Si tratta di un intervento fondamentale per avere dei risultati nella stagione successiva. Preparare le piante in modo corretto garantisce la quantità e le qualità delle olive. Diventa così necessario saper rinnovare i rami produttivi, eliminare il legno secco o danneggiato, favorire la penetrazione della luce e dell’aria, sostenere la crescita vegetativa e contenere le dimensioni dell’albero. Una potatura ben fatta – conclude Laura Turri – è un valore aggiunto nel ciclo di produzione dell’olio, è giusto quindi premiare chi si impegna per renderlo tale”.

Grazie al Consorzio, autore/attore di variegate iniziative di tutela e sviluppo in sintonia con i produttori, l’olio gardesano, presente sul territorio con tracce documentate che risalgono al medioevo, proseguirà nella sua storia di valore, gusto e qualità.

A.F.

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