Pavia : PISSARRO – L’Anima dell’Impressionismo

| 30 maggio 2014
Pissarro 1

 

Dopo il record di visite (75.344 visitatori) della mostra “Monet au coeur de la vie”, le Scuderie del Castello Visconteo, complesso dove hanno sede i Musei Civici, presentano al pubblico un altro importante artista del movimento impressionista: Camille Pissarro. Attraverso importanti lavori provenienti da tutto il mondo, ripercorriamo le tappe fondamentali della sua evoluzione artistica che lo hanno reso una figura indispensabile per la nascita e lo sviluppo dell’Impressionismo.          I già splendidi dipinti si animano attraverso un emozionante racconto, tra suggestive immagini proiettate all’interno dello spazio espositivo e fragranze selezionate in base ai temi trattati. Le video proiezioni, oltre ad esaltare la componente emotiva delle opere stesse, permettono al visitatore una serie di approfondimenti testuali sui principali dipinti esposti diventando un utile e dinamico supporto didattico;  un percorso espositivo innovativo, quindi, pensato e costruito per entrare in contatto diretto con l’uomo oltre che con l’artista. Si parte dai lavori giovanili (un intenso autoritratto del 1852-54 e paesaggi di inizio anni Sessanta messi a confronto con due paesaggi di Corot). Si passa per il periodo della formazione dello stile maturo, quindi all’Impressionismo vero e proprio (di cui Pissarro fu tra i protagonisti più anziani, un punto di riferimento anche per la sua volontà di condivisione con gli altri artisti: da qui il titolo della mostra), per giungere alla fase parigina, con le vedute urbane che stupiscono ancora oggi per modernità. Oltre a questi, spiccano altri capolavori assoluti come  il “Dulwich college” del 1871, straordinario nelle sue invenzioni per gestire e dar risalto alle gradazioni di colore e alla luce, e   “Le verger à Eragny” (1896), trionfo di Impressionismo nella sua forma più suggestiva. Ed è curioso confrontare la poetica dell’artista con quella del figlio Lucien, di cui sono esposti tre dipinti, chiaramente ispirati al padre ma non privi di fascino (degli otto figli di Pissarro, cinque diventarono pittori). Nella sala dedicata ai confronti, ecco Van Gogh (“Portrait d’un vieil homme”, 1882, carboncino e gesso su carta), che in gioventù si giovò dei consigli di Pissarro, e Gauguin (la piccola ma preziosa “Tête de jeune paysan”, 1888), suo collaboratore per cinque anni. Cézanne disse del pittore “Per me è stato un padre. Era un uomo da consultare, qualcosa di simile al buon Dio”; mentre Pissarro scrisse al figlio Lucien “A Pontoise Cézanne ha subito la mia influenza e io la sua. Per Bacco, stavamo sempre insieme”. La visita prosegue anche in una sezione della Quadreria dell’Ottocento, Collezione Morone dei Musei Civici in cui l’arte di Pissarro viene messa a confronto con quella di un artista italiano suo contemporaneo, anch’egli profondamente legato al tema della terra e della vita rurale: Giuseppe Pellizza da Volpedo. Come il precedente, anche questo evento espositivo è ideato, prodotto ed organizzato da Alef Cultural e curato da Philippe Cros. Il catalogo è pubblicato da Silvana Editoriale.

Castello Visconteo, Scuderie; Piazza Castello, Pavia; Fino al 2 Giugno 2014; orari: Lunedì-venerdì: 9-19; sabato, domenica e festivi: 9-20                                        Biglietti: Intero 15 euro, Ridotto 14 euro; Il costo del biglietto include anche l’ingresso alla Quadreria dell’Ottocento e Collezione Morone dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia; Visite guidate gratuite ogni giovedì alle 18 con il biglietto d’ingresso alla mostra, non è necessaria la prenotazione;                                    Per informazioni: Tel. 0382 309879; www.scuderiepavia.com

Fabio Giuliani

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