Parma: LA COLLEZIONE DI RENATO BRUSON
Da un’ “arte” di madre natura ad un’ “arte” di passione
Renato Bruson (Granze, Padova, 13 gennaio 1936), è uno dei più grandi baritoni italiani, assoluto protagonista della musica lirica a livello mondiale. calcato le più importanti scene teatrali internazionali. Dal 1956, poco più che ventenne, si è distinto nel bel canto, in un progressivo sussseguirsi di successi calcando, per tanti anni, i più importanti palcoscenici internazionali. Nel 2011 viene festeggiato in tutti i teatri del mondo per i suoi meravigliosi 50 anni di carriera dal debutto lirico avvenuto a Spoleto nel 1961: la moglie Tita Tegano scrive (e gli dedica) un libro dal titolo Renato Bruson. Il volto, il gesto e il passo nel quale vengono raccolte tutte le opinioni sul celebre baritono da parte di critici musicali del calibro di Elvio Giudici, Enrico Castiglione, Rodolfo Celletti, Angelo Foletto, Daniele Rubboli e tanti altri. Nel 2012 si dedica più intensamente all’insegnamento, tenendo masterclass in tutto il mondo. Nello stesso anno veste per l’ultima volta, dando così l’addio alle scene, il ruolo di Giorgio Germont in “Traviata” sotto la direzione del maestro Keri-Lynn Wilson, titolo d’esordio della stagione lirica del Teatro Verdi di Salerno. E’ direttore didattico dell’Accademia lirica del teatro alla Scala di Milano ed è docente di canto all’Accademia Chigiana di Siena e all’Accademia lirica di Spoleto. Credo che un po’ tutti gli addetti ai lavori ed appassionati di opera lirica conoscono l’attività artistica e la bella voce di Renato Bruson; sono meno, forse, quelli che sanno della sua passione per l’arte pittorica che lo portò a formare nel tempo una personale collezione di opere raccolte con passione e competenza, nel corso della sua luminosa carriera: 70 dipinti di importanti pittori dell’ Ottocento italiano. Tra altri, si segnalano Giovanni Boldini, Francesco Paolo Michetti, Giovanni Segantini, Pompeo Mariani; significativa è la serie dei macchiaioli con opere di Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini e Nicolò Cannicci; la raccolta comprende anche dipinti di vedutisti veneti tra cui i fratelli Ciardi, Leonardo Bazzaro, Pietro Galter, Italico Brass, Pietro Fragiacomo e Ettore Tito. Dalla primavera del 2014 tutto quanto è stato donato dal grande cantante alla Fondazione Cariparma, emanazione a carattere socio-culturale dell’Istituto bancario cittadino. La volontà di lasciare un importante segno dello speciale legame del Maestro con la nostra città, nasce da lontano, da quel debutto nel 1967 al Teatro Regio, uno dei templi lirici più ambiti, con un pubblico tra i più appassionati, competenti e severi; Bruson impersonava il personaggio di Don Carlos di Vargas nell’opera “La Forza del Destino” di Giuseppe Verdi al fianco di un tenore storico: Franco Corelli. Questa interpretazione segnò l’affermazione del giovane baritono: in sala c’era Roberto Bauer, incaricato dal Metropolitan di New York di cercare voci nuove, che dopo lo spettacolo andò a congratularsi con il cantante e gli fissò un appuntamento con il sovrintendente del teatro Rudolf Bing. La sua carriera internazionale ebbe inizio di lì a poco. Il legame con Parma si rinnoverà moltissime volte nel corso della sua lunga carriera sugellandosi tra l’altro nel 1985, con il conferimento della Cittadinanza Onoraria. Nello stesso anno, la città natale di Verdi gli conferirà il “Premio Verdi d’Oro – Città di Busseto”, il più prestigioso riconoscimento ad un interprete verdiano. Le decine e decine di personaggi interpretati, un repertorio tra i più vasti della storia del melodramma hanno fatto di lui il baritono per antonomasia, capace di coniugare voce e interpretazione scenica in modo mirabile. L’intera donazione, dalla fine di Settembre, è visibile al grande pubblico negli spazi al pianterreno delle sede della Fondazione e, al termine dell’esposizione temporanea, farà parte della collezione permanente dell’Istituzione. “Si tratta di un gesto di grande fiducia e stima nei confronti della Fondazione Cariparma e dell’intera comunità parmense – spiega il Presidente Andrei – : è questo motivo di grande orgoglio e riconoscenza nei confronti del Maestro Bruson e della consorte. L’impegno della Fondazione sarà quello di conservare il considerevole patrimonio artistico ricevuto e di consentirne la massima fruizione”.
Fondazione Cariparma – Strada al Ponte Caprazucca 4, Parma; Centralino: Tel. 0521-532111; Fino al 25 Gennaio 2014; orari: Orari: martedì-domenica 10-12.30 e 15.30-18 Giorni di chiusura:24,25,26 dicembre e 1° gennaio. Per informazioni: www.fondazionecrp.it; Ingresso libero
Fabio Giuliani
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