Oliviero Toscani al Merano Wine Festival
presenta il suo vino

| 18 novembre 2013

MESSE A FUOCO ALTERNATIVAMENTE VINIFICATE

Oliviero Toscani al Merano Wine Festival presenta il suo vino auspicando originalità promozionali d’immagine più accattivanti. Apprezzando l’operatività sul Garda nel settore, con elogi particolari per la qualità dell’olio.

La forza alternativa della tradizione. Oliviero Toscani, fotografo dall’originale verve in costante divenire evolutivo, incontrato in versione produttore vitivinicolo al Merano Wine Festival. Con la messa a fuoco, del vino nel suo aspetto più sincero. Quello fatto dell’allegria partecipata tra gusto e convivialità. Escludendo la rappresentatività seriosa della formula classica di repertorio manieristico. Aggiungendo la diversità creativa e di alto valore estetico, oltre che funzionale alla promozione, dell’involucro di elegante, intercambiabile camicia imbastita a bottiglia. Toscani cuce dunque il suo amore per il vino, appoggiandolo all’entusiasmo vivace per questo OT raffinato ed intrigante di aromi, fra trasparenza accurate in un tutt’uno tappo vetro. Poi c’è spazio per l’originale, inimitabile trasgressività del personaggio di successo realizzato sulla propria pelle. Con l’inesistente convenzionalità dell’azione creativa ad ampio respiro, al contrario così capace di render merito produttivo all’unicità dell’idea. Fino a dire che dalle buone idee, come quelle concretizzate nel mondo da Toscani, in Italia, per qualche imperscrutabile motivo, si fugge. Senza dimenticare di esternare, a cura del grande fotografo, oggi produttore vitivinicolo, l’apprezzamento per il Lago di Garda ed i suoi pregi in fatto di operatività nel settore enogastronomico, con un particolare giudizio super stima per l’olio gardesano. “Produco vino perché da anni vivo nella campagna toscana e, molto semplicemente mi piace farlo – ci racconta Oliviero Toscani mentre accompagna il suo nettare con la disponibile presenza nello stand del Merano Wine Festival – perché il vino è gioia ed allegria. E in questo modo va interpretato. Invece l’ambiente è più incline ad una seriosità completamente fuori luogo. Con atteggiamenti ampollosi e rituali – descrivendone l’immagine in diretta con l’umettare di guancia e labbra della tecnica d’assaggio – tra banalità che riflettono su tappi di sughero e successivi odori proprio di tappo, eccetera, eccetera che non fanno del bene  al lancio della produzione. Ma è difficile farlo capire. Tutti troppo legati alle inutili palle dorate da marchio, etichetta, convenzione”. L’OT di Toscani associa invece all’indubbia qualità un vestito raffinato ed accattivante. “Ho ideato personalmente le bottiglie – sottolinea Toscani – differenti camice per un unico vino. Ne imbottigliamo circa 30/mila soprattutto destinate al mercato estero. Partecipo da un paio d’anni al Merano Wine Festival ed anche al Vinitaly, due manifestazioni diverse. Quella veronese più popolare e questa altoatesina più ricca. In entrambi i casi comunque molto partecipate”. Nella preziosa vetro mise griffata Toscani, quell’oltre originale capace di catturare, con  fatti e storia professionale personale accertata di successo, attenzione, considerazione, sviluppo. “Ma l’Italia è un paese dove, nonostante le eccellenze individuali – riprende con una punta di amarezza Oliviero Toscani –  le buone idee non vengono mai prese nella giusta in considerazione. Il più delle volte al contrario sono osteggiate. In ogni caso forza ragazzi e andiamo avanti.” E mentre rivolgiamo a Toscani l’invito ad un appuntamento sul Garda, a definire e rimarcare quest’impegno ideale propositivamente controcorrente, raccogliamo i complimenti di Oliviero riferito alle terre gardesane. “Gente operosa e molto attiva dalle vostre parti. Con vini e prodotti di altissima qualità. E con un olio fantastico”. Riannodando nel sorriso sincero di saluto l’aura creativa di chi da sempre scommette e vince praticando e stimolando azioni originalmente alternative.

 

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