Olio Dop Garda: E’ iniziata la campagna di raccolta 2011

| 2 novembre 2011
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Preventivato un calo del 2% sulla produzione di oliva, ma la qualità resta invariata con la garanzia del marchio DOP

Attorno alle sponde del Lago di Garda è iniziata la campagna di raccolta delle olive con un anticipo di almeno due settimane rispetto ai tempi tradizionali, poiché quest’anno il prolungato caldo e la siccità hanno influito sui tempi e sulle rese inferiori, dovute anche alla mosca olearia. Al calo nella produzione si affianca comunque la certezza di una qualità sempre alta, che, frutto della passione degli olivicoltori e del clima mediterraneo del lago, è sempre garantita dalla certificazione di un prodotto a Denominazione di Origine Protetta. “Il nostro è un Consorzio giovane – spiega Bertazzi – nato nel 2004, che nel corso di pochi anni è cresciuto, arrivando a 486 soci tra olivicoltori molitori ed imbottigliatori. L’olio Gardesano comprende tre regioni, e quattro provincie e nonostante la piccola produzione olivicola della zona, come vendite, siamo tra le prime cinque DOP d’Italia“.  A vigilare sulla qualità dell’olio Garda DOP ci sono il Consorzio, l’Ispettorato Controllo Qualità, l’agente vigilatore sul mercato e un ente certificatore secondo l’attuale disciplinare di produzione, che è uno dei più restrittivi a livello nazionale e definisce i parametri per l’ammissibilità del prodotto alla denominazione. Con la certificazione si ha una garanzia di qualità da mostrare al consumatore e un marchio riconoscibile. “Certificare un olio a Denominazione di Origine Protetta – spiega il presidente – è una scelta importante e utile che serve a dare un identità di provenienza e di garanzia al consumatore e dare maggior tutela ai produttori distinguendo il proprio prodotto da altri extravergini con diverse origini”. Il marchio DOP permette di fare la differenza e proporre un olio con caratteristiche uniche donate dal tipo di ambiente, terreno, clima, evidenziando il legame con il territorio soprattutto quando questo è anche un importante meta turistica. “Gli stranieri cercano l´olio del Garda – dice Bertazzi – e secondo me è importante legare il prodotto al territorio, alla provenienza, a prescindere che sia un blend o un monocultivar”.

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