NUOVE PROPOSTE ALLA “TISANERIA”

| 1 settembre 2001

Provengono dal mondo del restauro le due giovanissime artiste che espongono, fino al 21 settembre, presso “La Tisaneria” di Piazza della Pace. 

Francesca Sangiovanni di Crema e Katarzyna Ingalis di Pinerolo frequentano, infatti, il corso di “restauro libri, documenti e stampe antichi” all’Istituto “G. Bertesi”. Francesca Sangiovanni, prima di decidere di studiare restauro, si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera. Accanto a opere grafiche, alcune delle quali riferibili a certe sperimentazioni visive della migliore Pop Art statunitense, con sovrapposizioni coloristiche di forte presa emotiva ed emozionale, troviamo infatti dei lavori realizzati con materiali piuttosto solidi, strutturati in modo da definire dei collages materici che, nello svolgersi, raggiungono la brillantezza e la coesione dell’affresco. Non meno interessanti sono le opere di Katarzyna Ingalis, per gli amici “Kasia”. Dipinge ad olio e ad acrilico dall’età di tredici anni. Nelle sue tele si osserva un apparato coloristico dettato dalle più diverse suggestioni immaginative, frutto di una sorta di elaborazione memorialista di intensa forza comunicativa. Una vena simbolica è parimenti presente in quasi tutte le sue composizioni, anche se, cosa non da poco, tale vena viene a disvelarsi soltanto dopo un’approfondita disamina. A seguire, e fino al 21 ottobre “La Tisaneria”ospita una mostra di opere del pittore piacentino Giovanni Coperchini. Autodidatta, ama spaziare da un soggetto all’altro senza alcuna preoccupazione di continuità tematica: ama infatti dipingere e re-inventare i soggetti, non limitandosi a una mera riproposizione fotografica o, peggio ancora, tautologica, della realtà in quanto tale. Pastelli e sanguigna sono i suoi strumenti espressivi prediletti per comporre suggestivi scorci (specie di Piacenza e del Piacentino, ma non solo), nature morte di morandiana memoria, e soprattutto oggetti minimi del reale, che diventano soggetti minimi di una narrativa davvero interessante, anche per i supporti impiegati: carta da pacco e carta da disegno classica.

Di: Simone Fappanni

Commenti

Salvato in: MOSTRE
×