Musica ANALISI DEL MERCATO DISCOGRAFICO 2004

| 31 gennaio 2005

L’industria discografica archivia il 2004 laureando i campioni d’incasso di un’annata ricca di successi. E se in Italia stravince il repertorio nazionale, con in testa l’immancabile Vasco Rossi, negli Usa il trono è di Usher, nuovo re del pop nero, mentre in Inghilterra il debutto degli americani Scissor Sisters ha strappato per sole 500 copie ai Keane il titolo di disco più venduto dell’annata. 


I CD? SI VENDONO ANCORA. E VASCO TRIONFA


Ma andiamo con ordine e cominciamo dal mercato di riferimento, quello americano, che chiude l’anno con un positivo segnale anticrisi: nel 2004 infatti le vendite dei cd in Usa sono cresciute del 2,3%, nonostante la parallela crescita dei downloading legali: in totale negli Usa si sono venduti secondo Nielsen Soundscan oltre 660 milioni di album, un colossale mercato nel quale il cd rappresenta ancora il 98% del totale. Gli album scaricati legalmente da Internet sono stati in totale 14 milioni: cifre che la dicono lunga sulla reale penetrazione della musica digitale nelle preferenze dei consumatori. Il recordman assoluto del mercato americano è Usher, che ha venduto ben otto milioni di copie dell’album “Confessions”, piazzandosi al primo posto della classifica annuale di Billboard e stravincendo anche in quella dei singoli. Una vittoria a mani basse, che vede la giovane aristocrazia del cosiddetto “urban sound” nero affermare nettamente il suo primato sul più grande mercato musicale del mondo. Anche il secondo posto è stato conquistato dalla musica nera, con un disco uscito nel 2003, il capolavoro rap degli Outkast “Speakerboxx/The Love Below”, ed il terzo da Josh Groban, una specie di Bocelli in salsa americana. Nella top ten americana va segnalata anche una forte presenza femminile: fra i super campioni di incasso ci sono infatti anche Alicia Keys (The diary of Alicia Keys), Norah Jones (Feels like home), gli Evanescence (anche loro con un disco del 2003), Britney Spears e Sheryl Crow (con le recenti antologie). Passando al panorama nazionale, l’annuale consuntivo pubblicato dalla rivista specializzata Musica e Dischi vede in pole position Vasco Rossi: secondo la classifica ricavata dalle dichiarazioni delle maggiori case distributrici, “Buoni o cattivi” è il disco in assoluto più venduto dell’anno con 780 mila copie, seguito a ruota dal best dei Blue a quota 470 mila e da “111” di Tiziano Ferro (450 mila). Un buon risultato per la musica italiana, se si tiene in conto che nel 2004 ha continuato a vendere anche “9” di Eros Ramazzotti, uscito nel 2003 ed arrivato infine a sfondare il muro del milione di copie, e che “C’è sempre un motivo” di Celentano, uscito a fine anno, è già a quota 400 mila. Il “Convivendo parte 1” di Antonacci ha venduto 330 mila copie, “Figli del sogno” di Renato Zero 300 mila, “Zu & Co” di Zucchero 290 mila. Per contro, sono andati benissimo il “Greatest Hits” di Robbie Williams (430 mila), e gli ultimi dischi di U2 e Anastacia (350 mila). Emblematico il caso Michael Bublè: il suo disco ha venduto 280 mila copie, ma per Musica e Dischi è quello che ha vantato più settimane di permanenza in classifica durante l’anno, dimostrando che il suo successo si è evidentemente basato sul classico passaparola. Da ricordare infine che gli italiani trionfano anche nella classifica dei Dvd più venduti: Vasco è primo anche qui, con le 190 mila copie vendute dal “Live a San Siro 03”, seguito da Zero e Ramazzotti. Concludiamo con l’Inghilterra, altro mercato di riferimento internazionale dove il titolo di disco più venduto dell’anno spetta ai newyorchesi Scissor Sisters, gruppo che ha rivitalizzato le sonorità disco e soft-rock degli anni ’70 ottenendo grande airplay anche da noi con una cover in stile Bee Gees di un pezzo dei Pink Floyd, “Comfortably numb”. Secondo BBC Radio 1, il loro disco ha strappato il primo posto della classifica finale del 2004 a “Hopes and fears” dei Keane, anche questo un debutto ma britannico, per sole 580 copie. Terzo il greatest hits di Robbie Williams, quarti i Maroon 5. Naturalmente i risultati di vendita non rispecchiano le preferenze della critica internazionale, che ha premiato titoli completamente diversi, ed in particolare l’album d’esordio degli scozzesi Franz Ferdinand (miglior disco dell’anno sia per Billboard che per New Musical Express), oltre al ritrovato “Smile” di Brian Wilson che, secondo il sito “Metacritic”, è stato il disco che ha ottenuto le critiche in assoluto più positive di tutto il 2004. Bene nel giudizio della critica anche The Streets (primi per Q), il rapper Kanye West (primo per Spin) e Nick Cave (primo per Mojo).


 

Di: Claudio Andrizzi

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