Montichiari: UN FUTURO POSSIBILE?

| 25 marzo 2016
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“Aeroporto Brescia – Montichiari: un futuro possibile per il sistema Brescia”. Un convegno con l’obiettivo di coinvolgere le istituzioni e il mondo economico circa le opportunità legate allo sviluppo dell’aeroporto di Montichiari.

Grande partecipazione al convegno organizzato da Provincia di Brescia e Comune di Montichiari sul futuro dell’aeroporto Brescia/Montichiari, che si è svolto a metà marzo a Montichiari. Tra gli ospiti, oltre ai sindaci e al presidente della Provincia di Brescia, anche i vertici di Abem – la società dell’aeroporto bresciano – e di Save, la società dell’aeroporto di Venezia. “É stata un’occasione importante per confrontarci su un tema strategico per lo sviluppo del nostro territorio – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli – le dichiarazioni dei relatori, provenienti sia dal mondo politico sia da quello economico hanno dimostrato che il Sistema Brescia c’è, crede nel futuro dell’aeroporto Brescia/Montichiari ed è determinato nel rilancio dello stesso”. La saturazione degli aeroporti di Orio al Serio e di Linate sia per il comparto passeggeri che per il trasporto merci e l’inserimento di Brescia/Montichiari tra i 38 aeroporti strategici nazionali, rilanciano con forza l’attualità di questo scalo la cui concessione quarantennale è stata confermata al gruppo Save di Venezia. “Insieme ce la possiamo fare – ha sottolineato il sindaco Mario Fraccaro – questa è la volta buona o davvero si rischia di far chiudere lo scalo. L’Amministrazione comunale punta con decisione e forza al sostegno e al supporto di ogni iniziativa tesa a ridare vigore e visibilità al D’Annunzio. Lo scopo del convegno è stato proprio quello di focalizzare le prospettive di sviluppo che il D’Annunzio potrà avere da qui ai prossimi anni, dando attuazione ad una delibera recentemente adottata dall’Amministrazione Comunale all’unanimità, nella quale si impegnano tutti gli enti preposti a ridare fiato all’attuale deprimente situazione”. Dal convegno è emerso il sostegno delle istituzioni, il sì convinto degli imprenditori e degli industriali, il supporto degli organi di settore, a conferma che il futuro dell’aeroporto di Montichiari potrebbe davvero non essere così lontano. “Il prossimo sviluppo aeroportuale del Nord, viste le carenze infrastrutturali degli scali vicini – ha concluso il Presidente Mottinelli – non può che passare per Montichiari con il collegamento della TAV e delle infrastrutture stradali; si può puntare al rilancio dello scalo e alle ricadute positive per l’intero territorio provinciale; un futuro possibile per il Sistema Brescia”.

 

UN PROGETTO DA 15 MILIARDI DI EURO

“Europe 1” è il nome del progetto per il rilancio dell’aeroporto di Montichiari e la trasformzione del piccolo scalo, in cui oggi transitano meno di 20mila passeggeri, ma più di 40mila tonnellate di merci, in aeroporto internazionale da 75 milioni di passeggeri.

La Sixiang Holding, società internazionale di gestione fondi di Private Equity, sarebbe il principale sponsor pronto ad investire 15 miliardi di euro per l’ambizioso progetto che prevede: l’estensione dell’aeroporto di 38 chilometri, 6 nuove piste di atterraggio, un’area commerciale e servizi, un potenziamento della viabilità con una tangenziale a quattro corsie, anche sotterranee, per raggiungere i 75 milioni di passeggeri nel 2020 e i 100 milioni nel 2023. Il primo intervento, circa 60 milioni di euro, consisterebbe nell’allungamento della pista di circa mezzo chilometro, da 2900 a 3350 metri. A conferma dei dati descritti, sul Corriere della Sera è recentemente appasa l’intervista a Michele Raucci, presidente della Sixiang Holding, principale sponsor del progetto Europe 1 «che ha già riscosso il consenso di importanti rappresentanti del governo Renzi», come spiega lui stesso al noto quotidiano. «Nel 2030 in Europa mancheranno 200 milioni di possibilità di atterraggio e la necessità di realizzare almeno dodici piste. Dopo accurati studi di fattibilità abbiamo deciso che il miglior posto in Europa dove realizzare un investimento strategico è proprio Montichiari, luogo baricentrico per tutto il Nord Italia e il sud Europa. Un aeroporto che ha grandissime potenzialità mai sfruttate. Sarà servito dai treni ad Alta Velocità e sarà raggiungibile dalle principali città di Lombardia, Veneto, Emilia, mediamente in 34 minuti». Ottime prospettive per il Garda bresciano e tutto il territorio che fa riferimento ai congestionati aeroporti di Bergamo e Milano. Il progetto preliminare ora è in attesa di concessione e, se approvato, oltre all’ampliamento del’aeroporto stesso genererà lo sviluppo di strutture alberghiere, uffici, servizi, con ricadute importanti sul Pil di intere regioni.

 

Dal Dipende di Primavera 2016 www.giornaledelgarda.info/giornali/160322-0649-231primavera2016.pdf

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