Modena – I MIGLIORI ALBUM DELLA NOSTRA VITA

| 22 febbraio 2017
Museo Figurina - Modena 1

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Figurine e storia di una passione sempre viva che si rinnova

Una mostra interamente dedicata allo sport. Più di 1000 immagini tra album e figurine, sagome e gigantografie. Le sfide storiche di Coppi e Bartali, Mazzola e Rivera, Borg e McEnroe; i fenomeni di ieri e oggi come Muhammad Ali, Gigi Riva, Pelé, Valentino Rossi; le Olimpiadi e i Mondiali di calcio; i campioni con il pallino del cinema; le star degli USA; i cosiddetti ‘bidoni’ e le figurine introvabili. Inoltre, un percorso ludico didattico per grandi e piccoli, per scoprire a quali sport si è più affini e un’installazione multimediale interattiva per ‘tirare pugni creativi’. Sport e figurine: binomio inscindibile. Però solo alcuni aspetti di questo connubio sono noti: tutti sanno quanto fosse rara la figurina del portiere di calcio Pizzaballa, ad esempio, o quanto capillare sia la diffusione nel mondo di Calciatori della Panini. Non tutti sanno invece come le figurine siano state un mezzo di comunicazione efficacissimo anche dal punto di vista politico, come avvenne ad esempio durante il nazismo con l’album di figurine fotografiche Olympia 1936; oppure che accanto alle introvabili e alle immagini di fenomeni indiscutibili, le figurine abbiano democraticamente fatto spazio anche a clamorose delusioni del panorama atletico, i cosiddetti ‘bidoni’, in mostra consacrati in un pannello appositamente dedicato. Accanto alle gesta memorabili nelle sfide olimpiche (la “sconfitta vincente” del maratoneta Dorando Pietri, la perfezione di Alberto Braglia, la velocità di Nurmi, Zatopek, Mennea e Bolt, la rivoluzione di Fosbury, il 10 di Nadia Comăneci) e del calcio mondiale (da Meazza a Piola, da Yashin a Zoff, da Pelé a Maradona), non manca uno sguardo ad aspetti sociali e politici (le vicende di Jesse Owens, Monaco ’72, la protesta di Tommie Smith);   ai ‘duelli’ che hanno fatto la storia (Coppi e Bartali, Mazzola e Rivera, Prost e Senna, Agassi e Sampras); alle imprese cinematografiche di Johnny Weissmuller, che deposto il costume da piscina indossa quello di Tarzan o di un giovane Carlo Pedersoli prima di diventare Bud Spencer. Oltre alle figurine originali e materiali affini – più di mille –, riproduzioni ingrandite a dimensione naturale permettono di stare a tu per tu con atleti al culmine del gesto atletico, nella cornice di un allestimento che gioca anche scenograficamente con gli iconici ometti-giocatori del biliardino. Nello spazio del Mata è anche possibile assistere a video d’animazione in cui le figurine prendono vita e a un progetto multimediale e ‘magico’. Si tratta di Pygmachia, un allestimento immersivo e interattivo all’interno del ‘cubo’ nel cuore del Mata, in cui lo spettatore potrà vivere un’esperienza emozionante e coinvolgente: all’interno di un ring evocato da corde luminose, indossando speciali guantoni da boxe, è possibile trasformare lo sforzo fisico di un gancio o di un montante in una composizione astratta dinamica, coloratissima e personalizzata. Un omaggio poetico all’allenamento che richiede costanza, sacrificio, abnegazione. Infine, parallelamente all’esposizione, si snoda un percorso didattico-ludico dedicato ai più piccoli, ma che coinvolge anche i grandi: il visitatore, supportato da un kit creato ad hoc, si sottopone a piccole prove giocose, ispirate dalle figurine esposte, che consentono un approccio piacevole e accattivante alla mostra. Alla fine del percorso, ogni partecipante riceve un set di figurine che rappresentano la sua ‘personalità sportiva’ e completano la “Guida dello sportivo”. La mostra in corso è accompagnata da un ricchissimo catalogo pubblicato da Franco Cosimo Panini, con testi di Leo Turrini, Daniele Francesconi, Paola Basile e Thelma Gramolelli. E’ naturalmente possibile visitare il Museo della Figurina dove la sezione dedicata agli anni ’80 e ’90 è arricchita da un focus dedicato alle Olimpiadi di quegli anni. Ad omaggio della squadra olimpica italiana, è possibile vedere l’ultimo album pubblicato dalla Panini intitolato “Italia Team-Rio 2016”. Anche qui si trova un’ulteriore tappa facoltativa del percorso ludico, che consente di ricevere un piccolo gadget, per impreziosire la Guida sopracitata. La mostra, a cura del giornalista Leo Turrini, è realizzata dal Museo della Figurina del Comune di Modena col sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Modena e Gruppo Hera. Partner Regione Emilia-Romagna, Apt e Città d’arte dell’Emilia-Romagna, mentre parte del materiale esposto è stato donato al museo da Panini spa. Ora un po’ di doverosa storia. Il Museo della Figurina è nato dalla appassionata opera collezionistica di Giuseppe Panini, fondatore, nel 1961, dell’omonima azienda assieme ai fratelli Benito, Franco Cosimo ed Umberto. Nel corso degli anni egli ha raccolto centinaia di migliaia di piccole stampe a colori che nel tempo sono andate a costituire questa straordinaria collezione diventata museo all’interno dell’azienda nel 1986. Nel 1992 Giuseppe Panini e l’azienda stessa decidono di donare il Museo al Comune di Modena, città ritenuta sua sede naturale in quanto capitale mondiale della figurina moderna. La raccolta riunisce accanto alle figurine propriamente dette, materiali affini per tecnica e funzione: piccole stampe antiche, scatole di fiammiferi, bolli chiudilettera, carta moneta, menu, calendarietti, album pubblicati dalle ditte per raccogliere le serie o creati per passatempo dai collezionisti seguendo solamente il proprio gusto estetico e la propria fantasia e molti altri materiali ancora. Il Museo è stato aperto al pubblico il 15 dicembre 2006, nella prestigiosa sede di Palazzo Santa Margherita che ospita anche la Biblioteca Delfini, la Galleria Civica e l’Istituto Superiore di Studi Musicali O. Vecchi – A. Tonelli. Palazzo Santa Margherita è sorto dove si ergeva una chiesa dedicata proprio a Santa Margherita. Utilizzato dal XII secolo prima come convento poi come caserma, dal 1874 divenne sede (e lo è tuttora) del Patronato pei Figli del Popolo. Il Museo della Figurina si trova al 2° piano di Palazzo Santa Margherita in Corso Canalgrande 103 a Modena e vi si può accedere anche con l’ascensore che si trova all’ingresso di Corso Canalgrande 105 (a fianco dell’ingresso principale).

La mostra “I migliori Album della nostra vita” è aperta fino al 26 Febbraio 2017; Orari: da mercoledì a venerdì 10.30-13 e 15-19; sabato e domenica 10.30 -19; Tel. 059 2032919 / 059 2033090; www.comune.modena.it/museofigurina/

Fabio Giuliani

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