MIMMO PALADINO OUVERTURE – Un viaggio a ritroso da Brescia a Brixia, attraverso la mediazione e la sensibilità di un grande artista del presente

| 13 giugno 2017
lMimmo-Paladino

Brescia 6 maggio 2017 – 7 gennaio 2018

I primordi a colloquio con il contemporaneo, in un progetto che “ha l’ambizioso obiettivo di trasformare la città con uno sguardo”, secondo lo slogan che accompagna BRIXIA CONTEMPORARY, il progetto pluriennale messo a punto da Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia. L’artista selezionato per il 2017 è Mimmo Paladino. Paladino è personalmente legato a Brescia. Qui, ben quarant’anni fa, tenne la sua prima personale importante, momento fondamentale per la sua carriera di artista oggi di fama mondiale. Il percorso “firmato Paladino” si espande da Piazza della Vittoria, simbolo ancora discusso ma oramai affrancato della retorica piacentiniana, tra Piazza della Loggia e il Duomo Vecchio. Qui Paladino ha posizionato bensei tra i più celebri totem della sua poetica. A campeggiare sul basamento che fu del contrastato “bigio” di Arturo Dazzi, rimosso dal Consiglio Comunale nel 1946, una imponente figura in marmo nero, realizzata appositamente per l’occasione, che riporta invece alla tradizione della grande avanguardia del Novecento. I 20 Testimoni del 2009, opere in tufo dal richiamo archetipico, accolgonoi visitatori nell’area archeologica del Capitolium. Nella prima Sala del Tempio, Paladino ha voluto proporre gli evocativi 4 Corali e Senza titolo, grande serigrafia e olio su tela. Nel Sancta Sanctorum dello stesso Capitolium, ovvero nella cosiddetta Quarta Cella, la divinità è evocata da Ritiro, 1992, colosso in bronzo dipinto. Cinque Specchi ustori in ottone, serigrafia e pittura di ben 5 metri di diametro ciascuno, sono stati realizzati da Paladino appositamente per il Teatro Romano di Brescia . L a tappa successiva è alcomplesso museale di Santa Giulia. Paladino e Luigi Di Corato, direttore di Brescia Musei e curatore della mostra, hanno scelto questa volta di connotare in modo specifico i luoghi di più intensa suggestione dell’antico complesso monastico ora museale, a partire dal Chiostro di Santa Maria in Solario dove campeggia la Grande figura reclinata, bronzo dipinto del 1990. Un altro grande bronzo inedito del 2016 vigila sul Chiostro Rinascimentale, mentre la Grande Figura in vetro e acciaio del 2015 osserva, all’interno del Coro delle Monache, la Croce del 2008 in ferro patinato, appiattita sull’antico pavimento in pietra e in dialogo con l’immensa crocifissione cinquecentesca del Ferramola che la sovrasta. Lo scabro nitore longobardo di San Salvatore, cuore del sito UNESCO bresciano con i suoi elegantissimi stucchi, si coniuga perfettamente con il Velario, tela dipinta del 2010, e d’altra parte con la Testa in pietra del 1992. Un altro grande Bronzo del 2002 è posizionato all’interno dellaCappella di Sant’Obizio. Coinvolge la poetica presenza del Senza titolo, la celebre figura in bronzo circondata da uccellini del 2002, collocato nellaCripta. Le opere accompagnano poi sin dentro le sale del Museo. Accanto alla Croce di Desiderio, in Santa Maria in Solario, scrigno di Santa Giulia, ecco che le forme solenni della Cattedra di San Barbato, in ottone e bronzo, dedicata al vescovo che converti a Benevento proprio i Longobardi, dialogano con la celebre croce di Desiderio, dove i segni del potere sacro si fondono con quelli del potere temporale. Nel Duomo Vecchio di Brescia è stato inoltre collocato un trittico dedicato a Paolo VI, intitolato «Stabat Mater». Grazie alla preziosa collaborazione del Gruppo Brescia Mobilità,una colossale istallazione in terracotta di circa 80 metri quadri, anch’essa inedita, accoglierà il visitatore nell’atrio della fermata della Metropolitana alla Stazione FS.

Museo di Santa Giulia – BRIXIA Parco Archeologico di Brescia Romana – Piazza della Vittoria – Duomo Vecchio – Metropolitana Stazione FS. Info: info@bresciamusei.com, www.bresciamusei.com, Tel. 030.2400640

 

Da Dipende Giornale del Garda 236 Estate 2017

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