Milano: VITAE – Le migliori etichette vitivinicole italiane selezionate dall’AIS

| 9 novembre 2014
VITAE - Guida vini AIS 2015

“IN VINO VERITAS” Partiamo dalla denominazione “Vitae”. Ovvero, la preziosa pianta tanto cara a Bacco, e a milioni di suoi proseliti, ma anche vitae nel senso di esistenze, di storie legate alla sua produzione. Questo è il doppio significato del nome dato alla nuova guida dell’AIS  (Associazione Italiana Sommelliers) presentata a Milano pochi giorni fa con una grande manifestazione presso l’Hotel Magna Pars in Via Tortona. Si tratta di un vero e proprio censimento dei vini italiani, proposti da grandi e piccoli produttori, alcuni noti nel mondo, altri pressoché sconosciuti ai più, ma che hanno tutti in comune una cosa: l’eccellenza. Questa guida è stata realizzata grazie all’incredibile e accurato lavoro di 900 degustatori, grandi esperti anche delle peculiarità del territorio, che hanno esaminato 28.000 etichette per arrivare a selezionare circa 10.000 vini di oltre 3500 aziende. Perché l’Italia vanta una miriade di vitigni, a volte di diffusione limitatissima, che rappresentano un tesoro inestimabile, da salvaguardare e riscoprire. Un lavoro titanico, capillare, quello organizzato dall’AIS, presente in ogni regione con 22 commissioni, e poi nelle province con una o più delegazioni, per riuscire a creare un volume poderoso, di oltre 2000 pagine, che racconta con tecnica e passione realtà vinicole dislocate in tutto il territorio italiano, dall’Alto Adige alla isole, Sicilia e Sardegna, ma anche Ischia e Pantelleria: “Una guida che comprende tutte le realtà, dai grandi vini rossi toscani e piemontesi ai bianchi del Nord-Est, dagli spumanti ai vini passiti del Sud Italia”, ha spiegato Antonello Maietta, Presidente dell’Associazione.  Ampio spazio è stato dato anche alle piccole aziende, perché il giudizio con cui sono state valutate le  etichette non considera solo un’ottica qualitativa, ma anche cosa c’è dietro a una bottiglia, valutandone il peso sul territorio. Vincitrice per numero di cantine recensite è stata, senza stupore, la Toscana, battuta, però, anche se di poco, dal Piemonte per livello qualitativo. Per la Lombardia il territorio di Franciacorta, terra particolarmente fertile in questo settore, vanta ben 18 scelte, tutte sulle caratteristiche “bollicine”, di diverse annate, e un Lugana Vigne Di Catullo Riserva 2011 Tenuta Roveglia, vicino alla sua zona tipica del lago di Garda.   Nella guida ogni azienda viene introdotta da una breve descrizione e, a seguire, vengono raccontati i vini selezionati suddivisi in quattro fasce di valutazione, identificate graficamente da una a quattro viti stilizzate che unendosi vanno a comporre un filare: 1 vite corrisponde a una valutazione da 75 a 79 punti, 2 viti da 80 a 84 punti, 3 viti da 85 a 89 punti, 4 viti oltre 90 punti. Come dire discreto, buono, ottimo eccellente. Dei 400 vini a cui sono state assegnate le quattro viti dell’eccellenza, 25 sono stati premiati con il simbolo dell’Associazione, il “Tastevin”: un ulteriore riconoscimento ad alcune aziende sia per il valore indiscusso del vino, ma anche per aver saputo imprimere una svolta al territorio d’origine o aver riportato alla ribalta vitigni che erano stati dimenticati.  La guida non è distribuita nelle librerie, ma chi ne volesse una copia può richiederla a una sede dell’AIS (www.aisitalia.it ). Per i più tecnologici, ma anche per questioni di praticità considerata la mole del libro, entro la fine dell’anno è  prevista l’uscita di una app da scaricare. Fabio Giuliani

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