Milano – “VI.VITE” – Vino di Vite Cooperative
Dove il vino parla la lingua di tutti
L’Alleanza delle Cooperative Italiane è il coordinamento nazionale costituito dalle Associazioni più rappresentative della cooperazione italiana (Agci, Confcooperative, Legacoop). Con 39.000 imprese associate rappresenta oltre il 90% del mondo cooperativo italiano per persone occupate (1.150.000), per fatturato realizzato (140 miliardi di euro) e per soci (oltre 12 milioni). Numeri che portano la cooperazione a incidere sul PIL per circa l’8%. Va altresì considerata la raccolta delle banche di credito cooperativo (157 md). Le cooperative italiane sono una realtà capace di grande inclusione socioeconomica dal momento che il 52,8% delle persone occupate sono donne, il 22% sono immigrati. La nascita dell’Alleanza rafforza il grande albero della cooperazione per coordinare l’azione di rappresentanza nei confronti del Governo, del Parlamento, delle istituzioni europee e delle parti sociali. L’obiettivo è quello di dar vita ad una rappresentanza unitaria della cooperazione italiana. Con l’Alleanza le cooperative italiane potranno meglio contribuire a dare impulso alla creazione di nuova imprenditorialità e di nuova occupazione nel nostro Paese. Il percorso comune e i progetti già realizzati. L’Alleanza delle Cooperative nasce per dare più forza alle imprese cooperative, si esprime attraverso un presidente Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative e due copresidenti (Rosario Altieri presidente Agci e Mauro Lusetti, presidente di Legacoop). Gli organi dell’Alleanza sono la Presidenza Nazionale, l’Esecutivo nazionale e l’Assemblea che si riunisce annualmente. La sede è presso il Palazzo della Cooperazione in Via Torino 146, Roma (www.alleanzacooperative.it ). Nata all’inizio del 2011, già nel secondo anno di vita ha costituito i coordinamenti settoriali (l’Alleanza delle cooperative agricole, sociali, etc). Attualmente è impegnata nella sfida del radicamento territoriale. Proprio in queste settimane si stanno costituendo ufficialmente le Alleanze regionali per radicare l’Alleanza delle Cooperative Italiane nei territori. Anche un settore importante come l’Enogastronomia è coinvolta in tali progetti ed in diverse attività. “Vi.Vite”, il primo appuntamento nazionale delle cantine cooperative che scaldano i motori e si portano ai nastri di partenza per raccontare le tante storie inedite dei 148.000 soci produttori delle cantine cooperative che rappresentano il 60% della produzione di vino nazionale (il 52% delle DOP e il 65% delle IGP) e oltre 1/3 dell’export vitivinicolo. La manifestazione, promossa dall’Alleanza Cooperative Agroalimentari, si è tenuta a Milano, sabato 25 e domenica 26 novembre, nella cornice del Salone delle Cavallerizze del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, un innovativo spazio parte del complesso museale del celebre Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, con ingresso da Via Olona 6. Una suggestiva struttura storica risultato di un importante intervento di recupero architettonico e riqualificazione urbanistica, in prossimità della collocazione permanente del Sommergibile “Enrico Toti”. Nell’incontro di presentazione alla stampa di alcuni giorni prima, Giorgio Mercuri, Presidente Alleanza Cooperative Agroalimentari, aveva spiegato: “Attraverso un ricco programma di assaggi, degustazioni, incontri e attività tematiche il pubblico potrà riscoprire la grande storia del vino italiano attraverso i ritratti e i racconti, intrisi di audacia e di impegno dei soci produttori delle nostre cantine. I visitatori –,– potranno scegliere tra un ampio ventaglio di attività degustazioni e master class, laboratori didattici e ludici, concerti, attività di intrattenimento, improvvisazioni teatrali e divertenti cabaret in collaborazione con Zelig, musica jazz. (…) Al posto dei classici convegni a Vi.vite terremo momenti di confronto informali, dal titolo “pane e salame”, che vedranno come commensali molti dei più noti esperti di settore, per dialogare su temi che vanno dalle nuove tendenze di consumo di vino dei millennials alle forme e modalità di comunicazione intorno al vino, alla sostenibilità in viticoltura.” Durante lo stesso incontro, Ruenza Santandrea – Coordinatrice Settore Vino Alleanza Cooperative Agroalimentari – aveva aggiunto: “La manifestazione– si snoda lungo un vero e proprio percorso museografico, un allestimento emozionale in cui sarà possibile assaggiare, ascoltare i racconti, giocare con le parole del vino, scoprire le differenze dei vari territori in una imperdibile rassegna che vede insieme le regioni italiane rappresentate da coloro che tutti i giorni sono in vigna a lavorare.” Dopo questa “Due giorni del vino” – che, con le debite proporzioni, strutturali, ambientali e storiche, ritengo di poter definire un “Mini-Vinitaly” – ho constatato di persona che i propositi sono stati mantenuti, e l’ingente affluenza del grande pubblico intervenuto rappresenta certamente un viatico perché questa Manifestazione possa essere ripetuta in futuro.
Fabio Giuliani
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