Milano: STEFANO ROBINO
Il fare, il limite, la bellezza. Alle origini di un’Italia industriale
Al CMC Centro Culturale di Milano è possibile vedere attualmente l’esposizione “Stefano Robino. Il fare, il limite, la bellezza. Alle origini di un’Italia industriale”, seconda tappa della trilogia espositiva “L’uomo e il fare”, iniziata con l’americano Lewis Hine, sviluppata in collaborazione con Admira Edizioni. Il fotografo torinese è probabilmente l’artista che può meglio raccontarci la situazione italiana di quegli anni, grazie alle sue esperienze lavorative in FIAT Grandi Motori a Torino e poi a Trieste come responsabile dell’Ufficio Pubblicità della Grandi Motori; Egli è riuscito a cogliere al massimo la fatica e lo stremo dei lavoratori in contrasto con la potenza delle macchine industriali. In questa esposizione, curata da Enrica Viganò e Camillo Fornasieri, col patrocinio della Regione Lombardia e del Comune di Milano, vediamo 45 immagini, dai primi scatti per “Life” nel 1951 alle ultime prove del 2012 per “L’Espresso”, che , presentate insieme a documenti, riviste e materiali pubblicitari, mostrano come la fotografia sia stata capace di farsi spazio, in determinati contesti, come nuovo e originale mezzo di comunicazione. In ognuna di esse emergono gli studi pittorici dell’autore, che anziché creare una sintesi tra arte e documento, crea invece una novità, facendo trasparire tutta l’angoscia e la durezza di quell’epoca, mostrando tutte le nuove problematicità relative al clima sociale di quegli anni. Del paesaggio fanno parte enormi stabilimenti industriali, che, come le periferie, diventano parte del territorio, vere e proprie nuove cattedrali. Quello che Robino cerca è il rapporto che si va ad instaurare tra essere umano e macchina. “Fotografo – dichiara Robino – con lo stesso spirito col quale si scolpisce un marmo. Cerco di scavare le mie luci ed ombre e ricavare, con cose vive, quelle forme che tanto mi appassionano.” La mostra è uno degli appuntamenti della rassegna “Milano Cuore d’Europa”. Accompagna l’iniziativa un catalogo della collana “I Quaderni del CMC, n.8”, Admira Edizioni, con un saggio di Franco Loi, di cui riportiamo una significativa citazione: “Mi lavori ben, son content perchè ogni dì impari on poo de mi e on poo del ferr.” Sono organizzate proposte educative e didattiche con visite guidate a tema dalla storia della fotografia, alla nascita di un’Italia industriale, al rapporto con la storia della società.
CMC – Centro Culturale di Milano, via Zebedia 2, Milano (MM3 Missori); Fino all’8 febbraio 2015; Ingresso gratuito;
orari: lunedì-venerdì ore 10-13; sabato e domenica ore16-20; Info, prenotazioni e visite guidate: www.centroculturaledimilano.it . +339 02 86455162
Fabio Giuliani
Tags: Admira Edizioni, Centro Culturale di Milano, I Quaderni del CMC
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