Milano – Salvare la Memoria (La Bellezza, l’Arte, la Storia)

| 4 novembre 2016
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Storie di distruzioni e rinascita.

“Il dialogo tra le culture orientali e occidentali è ciò che crea la pace, permanente e continua, e non la pace superficiale fatta di oggi e non di domani.” (Khaled al As’ad, Palmira, 1934-2015). Khaled As’ad, Direttore del sito archeologico siriano di Palmira, è stato assassinato dagli estremisti islamici del califfato ISIS nel 2015 per essersi rifiutato di consegnare i tesori del museo. Il suo coraggio e il suo amore assoluto per il patrimonio artistico hanno ispirato la mostra “Salvare la memoria (La Bellezza, l’Arte, la Storia)” a cura di Elena Maria Menotti e Sandrina Bandera. Un percorso che racconta l’impegno di tantissimi uomini e donne che, di fronte alle catastrofi, si sono rimboccati le maniche e hanno messo la loro vita al servizio della salvaguardia della bellezza. Dopo essere stata inaugurata a Mantova nella nuova sede del Museo Archeologico, di fianco a Palazzo Ducale, questo evento espositivo, pure se con alcune modifiche, è arrivato a Milano ed è visibile ancora per qualche giorno presso il Museo della Basilica di Sant’Eustorgio. Vediamo filmati, documenti e oltre 500 fotografie, testimoni fondamentali di fatti storici: le guerre in Iraq, Siria e Medio oriente, e più indietro nel tempo, il bombardamento su Milano del 1943; le grandi catastrofi naturali come i terremoti dell’Aquila e del Nepal, e l’alluvione di Firenze nel 1966 ed altro ancora.  Le distruzioni scientemente provocate dagli uomini come l’attentato all’Accademia dei Georgofili, non si sono rivelate meno catastrofiche di quelle naturali. Distruzioni ereditate da guerre del passato recuperate molto tempo dopo, come è accaduto per Vilnius dove le distruzioni perpetrate nei secoli XVII e XVIII sono state sanate solo dopo il 1989. Tra i troppi conflitti recenti, la mostra propone quelli in Kosovo e in Afghanistan, evidenziando gli interventi di restauro dell’ISCR e la ricostruzione del ponte di Mostar, in Bosnia-Erzegovina. Possiamo vedere una intervista all’archeologo Khaled Asaad, quale personaggio-simbolo del patrimonio artistico conservato nel suo museo e nella città siriana patrimonio Unesco dell’Umanità. Il video “Palmyra: la meraviglia del deserto”, una co-produzione RAI Cultura-Vercom, è stato gentilmente concesso dagli autori Federico Fazzuoli ed Elisa Greco. Sono inoltre visibili vari cortometraggi girati dal regista Cristiano Barbarossa in contesti di pericolo e testimonianza di importanti azioni di recupero. Un percorso da vivere per ricordare la storia e testimoniare l’impegno di un esercito silenzioso che, nel totale anonimato, lotta per salvare la memoria. Fondamentale apporto a questa iniziativa è stato fornito dal Civico Archivio Fotografico di Milano, Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Milano e Archivio Farabola di Vaiano Cremasco. L’edizione milanese ha potuto contare sul sostegno del sig. William Weiller (U.S.A.), di Extro Hotels e di Intesa Sanpaolo che, con mecenatismo e generosità, hanno contribuito alla realizzazione dell’esposizione e di tutti i volontari che con dedizione garantiscono l’apertura del Museo di Sant’Eustorgio. Occasione questa per visitare l’attigua Cappella Portinari, per conoscere meglio la storia, forse, a torto, un po’ trascurata, di una delle magnificenze artistiche italiane.

Museo di Sant’Eustorgio – Piazza Sant’Eustorgio 3, Milano; fino al 6 Novembre 2016; Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18; Direzione artistica del Museo di Sant’Eustorgio: Tel. 02 89402671; Biglietti. Euro 6, Euro 3 (ridotto, maggiori di 60 anni, studenti), Euro 1 (studenti fino a 14 anni)

Fabio Giuliani

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