Milano: RODIN – IL MARMO, LA VITA

| 2 febbraio 2014
Rodin 3

Nella monumentale Sala delle Cariatidi, al piano nobile di Palazzo Reale a Milano, è allestita la grande mostra “Rodin. Il marmo, la vita”, dedicata a colui che, a detta di molti critici e storici dell’arte, è da annoverare tra i più grandi rivoluzionari, insieme a Michelangelo, della tradizione plastica. Promossa e prodotta dal Comune di Milano — Cultura, Palazzo Reale, Musée Rodin di Parigi, Civita   ed Electa (Casa Editrice che ha pubblicato il relativo catalogo) in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, l’esposizione curata da Aline Magnien (Conservatore capo del patrimonio del Musée Rodin di Parigi), in collaborazione con Flavio Arensi, propone 60 opere in un un particolare e suggestivo allestimento in dialogo con lo storico spazio architettonico, rievoca l’atmosfera operativa dell’atelier dell’artista con ponteggi e tavolacci a sostegno di bozzetti e relative sculture. Questa è la più completa rassegna che sia mai stata organizzata sui marmi di Rodin, grazie anche ai prestiti concessi da importanti istituzioni pubbliche come il Petit Palais-Musée des Beaux-Arts de la Ville di Parigi, il Musée Faure di Aix-les-Bains, il Musée de Picardie di Amiens, oltre all’ente parigino che custodisce la memoria e l’opera del celebre scultore. La mostra si avvale di un’attività di ricerca svolta dal Musée Rodin, che ha condotto un’ampia analisi storica e critica sulla bottega artistica del genio francese e le sue metodologie di elaborazione della pietra. Rodin aveva un rapporto speciale con il marmo e i suoi contemporanei vedevano in lui un dominatore di fronte al quale la materia tremava. Le sue sculture danno vita e forma alla modernità, animando proprio la materia classica per eccellenza, destinata per sua natura all’immobilità.

Il percorso espositivo segue un ordine cronologoico ed è suddiviso in sezioni. 1) L’illusione della carne e della sensualità, con alcune opere giovanili, di stampo classico. 2) alcune fra le sculture più conosciute di Rodin e la piena maturità del maestro anche dal punto di vista della capacità di elaborazione delle figure che emergono dai candidi blocchi di pietra. Capolavori come “La mano di Dio”, “L’Aurora”, “Giochi di ninfe” o il famoso gruppo del “Bacio”, opera centrale della mostra, testimoniano la straordinaria capacità con cui Rodin era in grado di liberare la figura nascosta nel blocco di marmo. Lavori come “Adamo ed Eva”, “Il giorno e la notte”, il busto di Victor Hugo, del pittore Pierre Puvis de Chavannes o di Lady Sackville, realizzato pochi anni prima della scomparsa dell’artista nel 1917, rappresentano altresì un’altra testimonianza della sua versatilità.  3) La poetica dell’incompiuto caratterizza la terza sezione dove si rappresenta il trionfo del “non finito”, l’artificio linguistico che rimanda immediatamente a Michelangelo e che Rodin svolge in una chiave di assoluta modernità, poi ampiamente assunta dai suoi colleghi, e qui è doveroso ricordare il nostro Medardo Rosso. Questo evento espositivo ci permette di approfondire le indagini sui materiali usati dal maestro, ma soprattutto di chiarire i rapporti fra lo scultore e i collaboratori chiamati a partecipare alle fasi di realizzazione dell’opera. Anche in questo caso, dunque, Rodin è un anticipatore della pratica contemporanea di delegare agli aiutanti l’esecuzione dell’opera mantenendo però inalterato il progetto concettuale originario. Viene messa a disposizione gratuitamente un’audioguida dove si possono acquisire informazioni, racconti e letture che rendono la visita ancora più completa. Alle scuole viene proposta un’offerta didattica coinvolgente ed arricchita da materiali e testi.  Dopo l’appuntamento milanese, la mostra proseguirà a Roma, per iniziativa della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e della Galleria nazionale d’arte moderna, dove sarà allestita nello spazio monumentale delle grandi Aule delle Terme di Diocleziano, mentre la GNAM presenterà una selezione di sculture italiane tra Otto e Novecento per suggerire un confronto con la scultura del maestro francese.

Palazzo Reale – Sala delle Cariatidi; Piazza Duomo, Milano; Fino al 26 Gennaio 2014

Orari: lun 14.30-19.30 mart, mercol, ven, dom 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30

Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura; per info: www.mostrarodin.it

Fabio Giuliani

 

 

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