Milano – PERUGINO – “ADORAZIONE DEI PASTORI”

| 5 gennaio 2018
Perugino - Adorazione dei pastori 1

Poesia e religiosità fatte immagine

Perugino - Adorazione dei pastori 2

Due eccezionali motivi per conoscere e mediare su opere d’arte di cui è ricca l’Italia.  Titoli come “Natività”, “Sacra Famiglia” o “Adorazione dei pastori” fanno parte delle collezioni museali permanenti di tutto il mondo. Riguardo quest’ultima denominazione, uno delle più belle interpretazioni è senza dubbio l’olio su tavola di Pietro Vannucci, detto il “Perugino” (Città della Pieve-Perugia, 1448/50 – Fontignano-Perugia, 1523), dagli addetti ai lavori ritenuto uno dei suoi punti più alti del suo percorso artistico, con una sua particolare storia su cui occorre soffermarsi. Questo quadro dalle grandi dimensioni (263×147 cm) – da tempo nella collezione permanente della Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia – faceva parte di un polittico eseguito per la chiesa di Sant’Agostino di Perugia, su commissione dei frati agostiniani nel 1502, la cui complessa esecuzione richiese più di vent’anni e, alla morte del pittore, mancavano ancora alcune rifiniture. Si trattava infatti di una grandiosa pala d’altare, a più scomparti e su più registri, che doveva essere alta più di otto metri e che era formata da oltre trenta tavole. La storia dell’opera è molto complessa, poiché già nel 1654, per le disposizioni liturgiche della controriforma, venne smontata e divisa in due parti. Da quel momento, purtroppo, cominciò la dispersione delle tavole. In seguito numerosi sono stati i tentativi di ricomposizione dell’assetto originale del grande polittico, con una parte delle tavole che si trova ora in Francia, a causa delle requisizioni fatte dalle truppe napoleoniche nel 1797, negli Stati Uniti, come il “San Bartolomeo” conservato nella città di Birmingham in Alabama, o proprio a Perugia, nella chiesa benedettina di San Pietro, dove si trova il “Cristo” sorretto da Nicodemo tra la Madonna dolente e San Giovanni Evangelista. Il Museo Diocesano di Milano “Carlo Maria Martini” (dal Cardinale Arcivescovo che aveva fortemente voluto questa struttura) da alcuni anni ha istituito il progetto “Un Capolavoro per Milano”, consistente nell’esibizione, per circa un paio di mesi, verso la fine e poco dopo l’inizio di ogni anno, di una sola grande opera d’arte di un autore italiano o internazionale, a tema sacro, ed ottenendo sempre importanti riscontri critici e dal grande pubblico. La scelta di questo arco di tempo tra 2017 e ’18 è caduta proprio sulla grande opera di Perugino che abbiamo descritto, per la mostra curata da Nadia Righi, (Direttrice del Museo Diocesano di Milano), e da Marco Pierini (Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria), con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, Regione Lombardia, Comune di Milano.       Proprio per dare conto della sua articolata storia il progetto di allestimento, curato dall’arch. Alessandro Colombo dello Studio Cerri & Associati, vuole ricordare lo spazio architettonico a cui era destinata l’opera e di rievocare il grandioso polittico di cui era parte. Accompagna la mostra un catalogo Silvana editoriale con testi di Mons. Luca Bressan, Rosa Giorgi, Nadia Righi e Marco Pierini. La sera inaugurale è stata onorata anche dalla partecipazione, con un suo autorevole intervento, del neo Arcivescovo di Milano, Card. Mario Enrico Delpini, poi recatosi davanti all’opera affiancato dalla Direttrice e dall’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno. Nell’ala lunga del percorso museale del museo, temporaneamente modificata, fino al 30 Giugno 2018 è allestita la mostra “Capolavori Sibillini, Le Marche e i Luoghi della Bellezza”, a cura di Daniela Tisi e Vittorio Sgarbi. Una prestigiosa selezione di  opere, provenienti dai luoghi marchigiani colpiti dal terremoto del 2016, oggetto di una bella e tempestiva esposizione, insieme ad altre, ad Osimo e terminata pochi mesi fa; vediamo capolavori di grandi maestri come Perugino, Fortunato Duranti, Spadino, Cristoforo Munari, Cristoforo Unterperger, Corrado Giaquinto, Simone De Magistris, Ignazio Stern, Nicola di Ulisse da Siena, Salvatore Monosilio, Vincenzo Pagani. Ma di questa parleremo meglio e più nei dettagli prossimamente.

Museo Diocesano “Carlo Maria Martini” – ingresso da piazza Sant’Eustorgio 3, Milano; fino al 28 gennaio 2018;  orari: da martedì a domenica 10-18; chiuso lunedì (eccetto festivi); La biglietteria chiude alle ore 17.30; Biglietti (Museo Diocesano + Museo di Sant’Eustorgio e Cappella Portinari): Intero: 8 euro, Ridotto individuale: 6 euro, Ridotto gruppi adulti (parrocchie incluse, almeno 15 persone): 6 euro, Ridotto scuole e oratori: 4 euro; Informazioni: Tel. 02 89420019; 02 89402671; www.chiostrisanteustorgio.it

Fabio Giuliani

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