Milano – PAOLO GALLERANI – LE MACCHINE ARMATE – SCULTURE E FRAMMENTI VISIVI

| 13 dicembre 2016
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Storia, cronaca, memoria e arte “camminano” insieme

La “Casa della Memoria” ospita la sede di alcune associazioni che conservano la memoria della conquista della libertà e della democrazia in Italia: l’Associazione Nazionale Ex Deportati (A.N.E.D.), l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (A.N.P.I.), l’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo (A.I.VI.TER.), l’Associazione Piazza Fontana 12 Dicembre 1969 e l’Istituto Nazionale di Studi sul Movimento di Liberazione d’Italia (I.N.S.M.L.I.). L’edificio, costruito dal 2013 al 2015, è stato realizzato per il Comune di Milano, che ha voluto destinare una nuova sede alle associazioni ed attivare un centro dedicato ai valori di democrazia e libertà per cui la città di Milano ha combattuto nell’ultimo secolo. La struttura (progettata dallo Studio Associato Baukuh, vincitore nel concorso indetto nel 2011) si trova letteralmente a pochi metri dai due grattacieli in “Verde verticale”, ideato dell’Architetto Stefano Boeri e non lontano dal grattacielo Unicredit e dal Pavillon nella sopraelevata Piazza Gae Aulenti, e si inserisce all’interno di un importante sistema di spazi ed edifici pubblici o a vocazione pubblica che comprende la nuova sede della Regione Lombardia, la Fondazione Riccardo Catella, l’Incubatore per l’Arte, e presto includerà il Parco della Biblioteca degli Alberi. Inaugurato il 24 Aprile 2015, alla vigilia del 70° anniversario della Liberazione di Milano che, in pratica, mise fine alla Seconda Guerra Mondiale in Italia, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, questo spazio è stato adibito anche ad esposizioni temporanee. E’ nato da poco il progetto “Cantiere Memoria”, curato da Maria Fratelli e da Andrea Kerbaker, con un palinsesto ricco di eventi, tra performance musicali, spettacoli teatrali, letture, laboratori ed una rassegna cinematografica. La mostra attualmente in corso vede protagonista Paolo Gallerani, (Cento, Ferrara, 1943), titolare di cattedra di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Macerata nel 1992, nel 1993 all’Accademia Albertina di Torino e dal 1994 all’Accademia di Brera di Milano, dove svolge anche un’intensa attività seminariale su diverse tematiche: Arte e politica, estetica, estetico (2000-2002), La condizione della Violenza (2002-2005), Scultura e altri specifici e La dimensione del Paesaggio (2005-2010). Vediamo quattro nucleiespositivi – NIKE, INNESTI, con le Vigne, le querce e le Urne, IL DESERTO CRESCE e EUROPA – IL CAPITALE – per un totale di oltre sessanta opere tra sculture, disegni, carte e fotografie e si sviluppa come una riflessione attorno al tema della macchina, centrale in tutta l’opera dell’artista. I quattro insiemi concorrono a formare una unica installazione, rete di complessità di rimandi e riferimenti tra corpi organici e meccanici, segni, testi e immagini, con elementi anche di grandi dimensioni; oltre a “NIKE” e alle querce, nel sistema si innesta la “Tavola di Beslan” con le 96 fotografie dell’eccidio riprese dai giornali. Il percorso inizia con un disegno – “Alberi sradicati a Parigi il 28 dicembre 1999” – che riporta sullo sfondo un frammento semileggibile del testo “L’impegno dell’intellettuale” di Jean-Paul Sartre, pubblicato come presentazione nel primo numero della rivista “Les Temps Modernes” nel 1945, che richiama l’azione politica insita nell’opera dell’artista. Figura primitiva dell’insieme è “NIKE”, scultura-macchina di 10 metri, costituita da un carro per la movimentazione assiale e verticale di grandi settori riconfigurati di un missile-antimissile americano del sistema di difesa NATO, scartato dall’operatività, acquistato come rottame di alluminio e magnesio nel settembre 2011, nella stagione immediatamente precedente la crisi mediorientale Israele-Iran che a Novembre raggiunse la massima tensione. L’ordigno dà il titolo alla mostra, “La macchina armata”, e apre al tema centrale della ricerca: il lavoro dell’uomo e gli strumenti di produzione, tema che a fronte di un’imponente letteratura teorica, rimane paradossalmente trascurato dall’arte, e riprende e sviluppa il percorso operativo su macchina, modello, multiformità del piano, esposto recentemente alla Fondazione Mudima di Milano. La dimensione dell’innestare, impiantare nella troncatura-amputazione è una costante in tutti i lavori esposti, sia organici che meccanici, nei disegni e nelle carte. “Questo Innestare – afferma l’artista – corrisponde anche a vestire il corpo della scultura; immagini, testi oggetti eterogenei naturali e artificiali dispongono una rete di possibile mutazione illimitata tra saturazione e spogliazione: come nel nostro corpo la forma può essere riportata al nudo. Così è stato nella scultura che nasce nuda per essere progressivamente vestita dalle azioni del popolo – solo l’idealismo fissa l’oggetto come immutabile, generato dal genio della modernità.” Per la Fratelli (Direttrice, tra l’altro, del Museo Francesco Messina) Cantierememoria “è’ un modo per rendere la Casa più inclusiva e far comprendere che appartiene a tutti” mentre Kerbaker, Direttore della sua “Kasa dei Libri”, importante spazio multiculturale non lontano da qui, ha sottolineato che per attirare nuovi visitatori, in una città con un’offerta culturale così vasta, bisogna offrire iniziative di qualità e che “la Casa è un luogo importante per Milano perché la memoria è un valore fondamentale, da preservare e da mettere in continuità rispetto al presente.” La mostra, prodotta da Officina Libraria, è corredata dal volume “Paolo Gallerani. LE MACCHINE ARMATE. SCULTURE E FRAMMENTI VISIVI”, con testi di Aldo Castellano, Maria Fratelli, Andrea Kerbaker, Antonello Negri.

Casa della Memoria – Via Confalonieri 7, Milano; fino al 6 Gennaio 2017; orari: fino al 23 dicembre 10-18; dal 26 dicembre al 5 gennaio 10-21; 14, 19 dicembre 10-21; 24, 31 dicembre ore 10-15; 25 dicembre, 1 gennaio ore 14.30-21; 6 gennaio 10-18; ingresso libero; per informazioni: “CANTIEREMEMORIA”, rif. Maria Chiara Salvanelli, Tel. 333 4580190; Siti Internet: www.casadellamemoria.it ; www.cantierememoria.it

Fabio Giuliani

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