Milano – NATI NEI ’30. Milano e la generazione di Piero Manzoni

| 10 giugno 2014
Nati nei '30

Una ricognizione eccellente

A meno di un anno dalla mia elezione a Presidente della Permanente – dichiara Giulio Gallera -, sono onorato di poter inaugurare questa grande mostra che ripercorre una delle stagioni più felici dell’arte del secolo scorso, evidenziando il ruolo di primo piano che l’ente vanta, da oltre centoventi anni, come luogo di eccellenza nella promozione e nel dibattito della cultura milanese e lombarda.
Nell’ambito della “Primavera di Milano”, iniziativa promossa dal Comune, la Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, in occasione dell’antologica di Piero Manzoni a Palazzo Reale, ci propone la rassegna propone una ricognizione della generazione di artisti milanesi di nascita o di adozione, nati fra il 1930 e il 1939, e quindi appartenenti alla generazione dell’ “enfant terrible” dell’arte italiana. Nati tutti durante il fascismo, questi artisti vedono da vicino la guerra e la guerra civile, anche se non vi partecipano direttamente, e sentono come patria l’Europa e l’America, non l’Italia sconfitta, trovando i maestri più condivisi in Lucio Fontana e, in misura minore, in Munari e  vivendo sia le durezze del dopoguerra, sia gli anni del boom economico. E’ una generazione per cui gli studi all’Accademia di Brera, dove insegnavano Funi, Carrà, Carpi, Marino Marini, rappresentavano ancora un’esperienza decisiva di formazione; che operava in un sistema dell’arte ancora incentrato sull’artista più che sul critico.
Sessanta artisti e sessanta opere testimoniano qui il particolare clima milanese degli anni Sessanta-Settanta, la stagione artistica successiva al realismo, all’informale, al realismo esistenziale, i ritrovi al Bar Jamaica, a pochi passi dall’Accademia, La mostra prosegue poi addentrandosi nel clima postinformale dei primi anni Sessanta, attraverso esponenti di “Azimuth”, dell’arte cinetica e programmata, del gruppo del Cenobio; documenta quindi le ricerche degli esponenti della figurazione vicina alla Pop Art e della pittura analitica, soffermandosi infine sulle ricerche concettuali e sulla poesia visiva, grande attenzione è dedicata anche alla scultura. La mostra però non vuole essere una ricognizione per “gruppi” ma per individualità, dedicando spazio anche a figure che si muovono individualmente nel panorama del periodo.                                                                                                                                                             La mostra, curata da Elena Pontiggia e Cristina Casero, intende dimostrare come ogni grande artista è anche il frutto dell’ambiente che lo circonda; Piero Manzoni non è stato un genio nel deserto, ma il punto più alto della creatività milanese in quegli anni.  Accompagna l’iniziativa un catalogo Skira con testi delle curatrici, biografie ragionate a cura di Lorella Giudici e Luca Cavallini e dichiarazioni di poetica degli artisti a cura di Elisabetta Staudacher.               Il progetto allestitivo è realizzato da Massimo Negri dello studio DNPR. In concomitanza alla mostra e a corollario della stessa si tiene una serie di incontri di approfondimento sul fermento culturale milanese tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta e sull’influenza di quel periodo sul clima artistico di oggi, a cura di Rosella Ghezzi e Chiara Vanzetto.

I presenti sono: Sergio Dangelo, Bepi Romagnoni, Mino Ceretti, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Dadamaino, Agostino Bonalumi, Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gabriele Devecchi, Grazia Varisco, Gianni Colombo, Getulio Alviani, Nanda Vigo, Agostino Ferrari, Angelo Verga, Ugo La Pietra, Ettore Sordini, Lucio Del Pezzo, Tino Stefanoni, Valerio Adami, Umberto Mariani, Paolo Baratella, Giangiacomo Spadari, Lorenzo Piemonti, Miro Cusumano, Federica Galli, Iros Marpicati, Enrico Della Torre, Attilio Forgioli, Pierluigi Lavagnino, Giancarlo Ossola, Valentino Vago, Claudio Olivieri, Gottardo Ortelli, Giuliano Barbanti, Pino Pinelli, Nanni Valentini, Mario Raciti, Rodolfo Aricò.

Museo della Permanente – Via Turati 34, Milano; fino al 15 Giugno 2014                                                                                                                                                                Orari: da martedì a domenica 10-13 e 14.30-18.30; Tel. 02-6599803 / 02-6551445

Fabio Giuliani

 

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