Milano – MILANO CITTA’ D’ACQUA

| 3 febbraio 2016
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Immagini di un passato e spunti per un futuro

Per gli abitanti attuali l’acqua a Milano è sinonimo di Idroscalo, Lido balneare cittadino o Navigli, regno della “Movida”. Ma un tempo non era così! Ora, 150 immagini d’epoca da archivi pubblici e privati, nonché documenti inediti e materiale cartografico, ci mostrano la ricchissima presenza di acqua in città, e nel sottosuolo, fin dal suo nascere, a partire dalle cronache due-trecentesche di Bonvesin de la Riva (Milano, 1240 circa-1315 circa, scrittore e poeta italiano, “magister”, o “doctor gramaticae”, al quale dobbiamo Il “De magnalibus urbis Mediolani”) e Galvano Fiamma ((Milano, 1283-1344), frate domenicano, cappellano di Giovanni Visconti e cronachista milanese, autore della “Chronica Parva”), che descrissero Milano ricca di rogge, canali verdeggianti, pescosi e disseminata di mulini.                  Stefano Galli, curatore della mostra attualmente in corso a Palazzo Morando, nel suo testo ci invita ad “una felice navigazione” nella storia delle acque milanesi. Il territorio si dovette subito confrontare con la necessità di incanalare l’acqua che riaffiorava naturalmente in superficie. Iniziamo dai Navigli, la prima opera di ingegneria idraulica lombarda nel XII secolo, prendendo avvio da due interventi fondamentali: il Naviglio Grande e la Fossa interna. Inizialmente a carattere difensivo, i corsi d’acqua assunsero poi importanza capitale per la vita e le attività della popolazione. A metà del XV secolo l’invenzione delle Conche permise la comunicazione fra bacini di diverso livello, favorendo il trasporto fluviale che a seguito dello scavo del Naviglio Martesana, mise in comunicazione la città con l’Adda e, di conseguenza, con il Lago di Como. Nei primi anni del Seicento Leonardo da Vinci progettò l’ampliamento dei Navigli con lo studio della Conca di San Marco onde allacciare il Naviglio Martesana alla cerchia interna attraverso due chiuse: a San Marco e all’Incoronata; in tal modo si sarebbe potuto attraversare la città via acqua e, in seguito, collegare l’Adda al Ticino. Nel XIX secolo, con prelievo diretto dalla falda si costruì l’acquedotto e il sistema fognario. Il curatore, infine, ci parla dell’uso ornamentale dell’acqua e quindi delle fontane, poche nei primi secoli (fu famosa, nel XVIII secolo, quella del Piermarini nella piazza dell’antico “Verziere”), numerose a partire dagli anni Venti del Novecento per sfociare negli anni Trenta in piscine, lavatoi e Alberghi diurni per la modernizzazione della città in materia di igiene dato l’incremento enorme della popolazione. Claudio Salsi, Direttore dei Civici Musei Milanesi, elogia questo progetto espositivo nell’appropriata sede museale di Palazzo Morando, custode delle memorie storiche di Milano, per il parallelo fra l’accurata selezione di materiale fotografico documentario e i dipinti presenti al primo piano nella Pinacoteca del palazzo, Sala VI, dedicata ai Navigli, di Aspari, Inganni, Dell’Acqua, Bisi, siano una prefigurazione in pittura delle immagini in mostra, grazie all’avvento della Fotografia nell’Ottocento. Dell’antico sistema di acque oggi restano visibili solo il Naviglio Grande, collegato grazie alla riapertura della Darsena al Naviglio Pavese, a scopo turistico. La copertura progressiva della Cerchia interna venne completata per ragioni di ordine sanitario e viario nel 1930 a favore della nascente metropoli. Fu decisione saggia o del tutto evitabile? Un’alta ricognizione esemplare, dunque, dell’Associazione Spirale d’Idee, editrice del relativo catalogo, dopo la precedente, sempre qui a Palazzo Morando e sempre curata da Stefano Galli, “Milano fra le due guerre”, alla scoperta della città dei Navigli nelle fotografie di Arnaldo Chierichetti, famoso in città oltre che per il suo negozio di ottica in Porta Romana, anche per essere stato uno dei primi fotoreporter milanesi che con la sua macchina fotografica ha immortalato la vita quotidiana e i mutamenti della città a partire dai primi anni del secolo scorso.

Raccolte Storiche-Palazzo Morando-Costume Moda Immagine; Via Sant’Andrea 6, Milano; Fino al 14 Febbraio 2016; orari: martedì-domenica 10-19 (la biglietteria chiude un’ora prima); giovedì: 10-22.30 (la biglietteria chiude un’ora prima); Tel. +39 02 49 79 83 88; www.mostramilanoacqua.it

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Fabio Giuliani

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